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Bonus pubblicitĂ  2018: come si calcola l'importo?

Credito d'imposta investimenti pubblicitari incrementali: esempio di calcolo dell'importo rilevante

Esempi di calcolo dell'incremento dell'investimento pubblicitari ai fini del cd. "bonus pubblicità" tra i chiarimenti forniti il 26 settembre 2018 nelle risposte alle FAQ da parte del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria.

Infatti, dal 2018 è stato istituito un credito d’imposta per imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali che effettuano investimenti pubblicitari incrementali su stampa e sulle emittenti radio-televisive. Per beneficiare dell’agevolazione consistente in un credito d'imposta fino al 90%, è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente. 

Un primo chiarimento in merito alle spese sostenute per l’acquisto di pubblicità, rilevanti ai fini della concessione del credito d’imposta, che concorrono a formare la base di calcolo dell’incremento e quindi del bonus fiscale, è che queste sono al netto

  • delle spese accessorie,
  • dei costi di intermediazione
  • di ogni altra spesa diversa dall'acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso.

Attenzione: sono agevolabili i compensi corrisposti alle imprese editoriali ma non quelli corrisposti alle concessionarie di pubblicità. Nel caso in cui le fatture non siano emesse dalle "imprese editoriali", ma da soggetti intermediari, nelle stesse dovrà essere espressamente specificato l’importo delle spese nette sostenute per la pubblicità, separato dall'importo relativo al compenso dell'intermediario, e dovrà essere indicata la testata giornalistica o l’emittente radio-televisiva sulla quale è stata effettuata la campagna pubblicitaria.

Per maggiori informazioni sull'agevolazione per investimenti pubblicitari incrementali si rimanda all'articolo Bonus pubblicità per professionisti e imprese: come funziona

 

Bonus pubblicità 2018: esempi di calcolo

Una prima domanda, riguarda il caso in cui un'impresa abbia sostenuto nel 2017 solo spese su emittenti radio, mentre nel 2018 sostiene spese sia su radio che su stampa, come si calcola il valore incrementale dell'1% propedeutico all'ammissibilità? In altre parole, sarà ammissibile la sola spesa su radio o la verifica dell'incremento verrà fatta considerando il totale degli investimenti (rendendo così ammissibili anche le spese in stampa)? Ad esempio:

Canale spesa 2017 2018
Radio - tv 100 150
Stampa 0 90


Ai fini dell’incremento percentuale si può fare riferimento al “complesso degli investimenti”, cioè agli investimenti incrementali effettuati su entrambi i canali di informazione rispetto all'anno precedente, a condizione che su entrambi i canali la spesa per gli investimenti pubblicitari effettuata nell'anno precedente non sia pari a zero.  Nell'esempio sopra riportato, pertanto, l’agevolazione fiscale è ammissibile  unicamente per le spese incrementali pubblicitarie effettuate sulle emittenti radio televisive,  ed il valore incrementale su cui calcolare il credito di imposta è pari ad € 50.


Data Aggiornamento: 27/09/2018