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Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno: modifiche alla comunicazione

Credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno: il Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate apporta modifiche alla comunicazione da trasmettere al Fisco per poterne usufruire. 

Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno è previsto dalla Legge di stabilità 2017 (articolo 1, commi da 98 a 108, Legge 28 dicembre 2015, n. 208, come modificato dall’articolo 7- quater del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, e alle relative istruzioni.

Le modifiche al precedente modello si sono rese necessarie per adeguarlo alla normativa europea che prevede:

  • la soppressione della disposizione che escludeva dal campo di applicazione degli aiuti a finalità regionale i beneficiari che, nei due anni precedenti la domanda di aiuti agli investimenti, avevano chiuso una stessa attività o un’attività analoga nel SEE o che avevano concretamente in programma di farlo entro 2 anni dal completamento dell’investimento;
  • l’introduzione di una nuova disposizione che obbliga il beneficiario che presenta domanda di aiuti a finalità regionale agli investimenti a confermare che non ha effettuato una delocalizzazione verso lo stabilimento in cui deve svolgersi l’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto nei due anni precedenti la domanda di aiuto ed a impegnarsi a non farlo nei due anni successivi al completamento dell’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto.

Il nuovo modello entra in vigore l'11 gennaio 2018.

Le modifiche alle istruzioni al quadro C “Elenco soggetti sottoposti alla verifica antimafia” recepiscono le indicazioni fornite dalle Prefetture sull’applicazione del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, in materia di documentazione antimafia.


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 04/01/2018


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