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E’ online il primo portale nazionale nato dalla collaborazione tra Unioncamere e Ministero dello sviluppo economico volto ad agevolare gli imprenditori e permettere loro di identificare le principali strutture esistenti (se ne contano già circa 600), che supportano i processi di trasferimento tecnologico 4.0. Basta collegarsi al sito www.atlantei40.it per scoprire quali altre facilitazioni sono state previste. In particolare: - viene tracciata una mappa relativa ai 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS) presenti in Italia con professionisti specializzati nelle tecnologie avanzate;
- vengono fornite informazioni relativamente ai Centri di Competenza ad alta specializzazione, ai Digital Innovation Hub (DIH) ed Ecosistema Digitale per l’Innovazione (EDI) delle Associazioni di categoria, ai Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio, ai Centri di Trasferimento Tecnologico (CTT) certificati da Unioncamere; ai FabLAB per la manifattura additiva, agli Incubatori Certificati per le startup innovative.
Si segnala che la maggioranza delle strutture mappate si trova al Nord e che: - una su tre fornisce servizi per la stampa 3D;
- sul fronte della gestione dei dati vi sono strutture che si occupano di Cloud, di big data e analitycs;
- sono ancora poche quelle in grado di sostenere le imprese nelle tecnologie di “frontiera” come la Blockchain e l’intelligenza artificiale.
Anche le Camere di commercio hanno messo a punto una rete di punti impresa digitale (distribuita sul territorio nazionale) che rappresenta un riferimento per gli imprenditori che desiderano iniziare un percorso di digitalizzazione.
Il portale online rappresenta un’ottima opportunità per facilitare l’incontro tra domanda delle imprese e l’offerta di professionisti specializzati nel settore dell’innovazione tecnologica. Ciò è quanto è stato evidenziato anche dal ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli e dal presidente di Unioncamere Carlo Sangalli, che hanno ricordato l’importanza di dare un supporto e un orientamento alle imprese che vogliono affrontare la sfida della digital transformation, anche a seguito dei cambiamenti che sono già stati avviati nel periodo di lockdown connesso all’ emergenza sanitaria.
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