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Sotto controllo del Garante i patronati, i call center e telemarketing

Il telemarketing e l'attività dei call center, i trattamenti dei dati effettuati dai patronati relativamente al 730 precompilato, le concessionarie di giochi on line, alcuni sistemi informativi dell'Istat, le società che si occupano di ristrutturazione del debito, sono questi alcuni dei settori che verranno interessati dall'attività di accertamento del Garante per la protezione dei dati personali nei prossimi mesi.
Nelle scorse settimane l'Autorità ha varato il piano ispettivo per il secondo semestre 2016 che prevede nuovi ambiti di intervento. Questo quanto riferito dal Garante Privacy in un Comunicato del 15 settembre scorso, che qui riportiamo.

L'attività ispettiva, spiega il Garante, verrà svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di finanza, grazie al fatto che proprio di recente è stato firmato il nuovo protocollo di intesa che rafforza l'attività di collaborazione tra le Fiamme gialle e il Garante.

Oltre che i settori ricordati,  le ispezioni riguarderanno, come di prassi, anche:

  • le istruttorie avviate su segnalazioni, reclami e ricorsi dei cittadini;
  • la verifica dell'obbligo di notificazione;
  • il rispetto delle norme sull'informativa e il consenso;
  • l'adozione delle misure minime di sicurezza a protezione dei dati sensibili trattati da soggetti pubblici e privati.

Come riferito nel comunicato, per quanto riguarda il primo semestre 2016, intanto, l'attività del Garante ha segnato un significativo incremento dell'attività sanzionatoria. Le somme già riscosse dall'erario sono state pari a circa 1 milione e 900 mila euro (con un aumento del 5% rispetto al primo semestre 2015). Le sanzioni contestate sono state oltre 2.000 (con un aumento del 44% rispetto al primo semestre dello scorso anno). 37 sono state le segnalazioni all'autorità giudiziaria (+ 85% rispetto al primo semestre 2015) che hanno riguardato soprattutto casi di mancata adozione delle misure minime di sicurezza, le violazioni connesse al controllo a distanza dei lavoratori, l'inosservanza dei provvedimenti del Garante.

Per quanto riguarda le misure minime di sicurezza sono state impartite complessivamente 26 prescrizioni, tra soggetti pubblici e privati.


Fonte: Garante Privacy
News del: 28/09/2016


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