È stato pubblicato sulla G.U. n. 280 del 30 novembre 2017 il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 20 novembre 2017, che prevede la ripresa della rivalutazione annuale delle pensioni, assegni sociali e pensioni di invalidità.
Il valore della variazione percentuale provvisorio per il calcolo dell’aumento di perequazione delle pensioni per l’anno 2017, con decorrenza dal 1° gennaio 2018, è stato fissato in misura pari a +1,1 mentre il valore definitivo della variazione percentuale da considerarsi per l’anno 2016, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 resta pari a 0, come da alcuni anni a questa parte (prima per legge 2012-2013, poi per la stagnazione dell'economia che ha causato addirittura una inflazione negativa). Il valore definitivo per il 2017 verrà fissato nel decreto del prossimo anno.
Il meccanismo di prerequazione (adeguamento all'inflazione) prevede un adeguamento inversamente proporzionale al valore dell'assegno cioe favorisce le pensioni piu basse, garantendo loro l'adeguamento pieno, e scendendo progressivamente, con il salire degli importi.
I tassi di rivalutazione effettivi da applicare sono i seguenti:
IMPORTO TASSO RIVALUTAZIONE
Pensioni di importo fino a 3 volte il minimo (€1.505,67) 1,1%
pensioni di importo da 3 a 4 volte il minimo (€2.007,56) 1,045%
pensioni di importo da 4 a 5 volte il minimo (€2.509,45) 8,825%
pensioni di importo da 5 a 6 volte il minimo (fino a €3.011,34) 0,55%
pernsioni di importo oltre 6 volte il minimo (oltre € 3.011.34) 0,485%
In concreto, si registrerà un aumento delle pensioni minime da 448,07 a 453 euro mensili, per chi percepisce 1.000 euro lordi al mese, l’incremento sarà di 11 euro, con 1.600 euro l'aumento sarà di 16,72 euro, una pensione di 2.100 euro avrà un aumento di 17,33 euro.
Rapportato all’intero anno, quindi tredicesima compresa, significa ad esempio che:
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per chi riceve la pensione minima ci saranno poco meno di 72 euro in più all'anno;
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per chi riceve 13mila euro all’anno, ne riceverà 143 in più.
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per chi ha una pensione compresa tra 1.500 e 3.000 euro al mese ci saranno tra i 200 e i 260 euro lordi all’anno.
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