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Detrazione Spese universitarie 2019: i limiti per le Università non statali



Individuati gli importi massimi detraibili nella dichiarazione dei redditi 2019, delle tasse e dei contributi versati alle Università non statali nel 2018; Decreto del MIUR del 28.12.2018


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del MIUR del 28 dicembre 2018, che individua i nuovi limiti degli importi delle tasse e dei contributi versati alle università non statali per la frequenza di corsi di laurea breve, magistrale e a ciclo unico o per la partecipazione a corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello, che si possono portare in detrazione dall'imposta lorda nella dichiarazione dei redditi 2019.

La spesa relativa alle tasse e ai contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle Università non statali, detraibile dall'imposta lorda sui redditi dell'anno 2018, è individuata, per ciascuna area disciplinare di afferenza e regione in cui ha sede, l'Ateneo presso il quale è presente il corso di studio, negli importi massimi indicati nella seguente tabella:

Area disciplinare corsi istruzione Nord Centro Sud e isole
Medica € 3.700 € 2.900 € 1.800
Sanitaria € 2.600 € 2.200 € 1.600
Scientifico-Tecnologica € 3.500 € 2.400 € 1.600
Umanistico-sociale € 2.800 € 2.300 € 1.500

Nell'allegato 1 al presente decreto sono riportate le classi di laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico afferenti alle aree disciplinari di cui sopra, nonche' le zone geografiche di riferimento delle regioni.

La spesa riferita agli studenti iscritti ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello è indicata nell'importo massimo di cui alla sottostante tabella:

Spesa massima detraibile Nord Centro Sud e isole
Corsi di dottorato, di specializzazione e
master universitari di primo e di secondo livello
€ 3.700 € 2.900 € 1.800

A tutti gli importi indicati nelle Tabelle soprastanti va sommato, l'importo relativo alla tassa regionale per il diritto allo studio di cui all'art. 3 della legge 28 dicembre 1995, n. 549.


Fonte: Gazzetta Ufficiale