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Periti: i contributi previdenziali EPPI al 2016

Nel 2015 la percentuale del contributo soggettivo è pari al 14% del reddito professionale netto da lavoro autonomo, mentre  per i redditi conseguiti nel 2016 salirà al 15%. Continuerà a salire di un punto l'anno, fino a raggiungere il 18% nel 2019.  Il limite massimo  nel 2015  è  pari a 13.564,36 € mentre quello minimo ammonta a  1.387,82 €. Gli stessi importi varranno per il  2016.
Il contributo soggettivo è deducibile fiscalmente, dunque la quota che versi fa pagare meno tasse.
E' previsto, inoltre, un contributo integrativo finalizzato al sostegno delle spese di gestione dell'Eppi nonché al supporto agli iscritti in condizioni di bisogno. Parte di esso va a incrementare il salvadanaio del singolo iscritto, così da migliorare il trattamento pensionistico.

La percentuale del contributo integrativo è pari al 5% del valore della fattura e in essa va inserito. Anche in questo caso, esistono dei limiti relativi ad anni diversi: nel 2015 il limite minimo è stato pari a 495,65 € annui, con un volume d'affari pari o minore di 9.913,00 €. Questi valori valgono anche per il 2016.
Nei confronti delle amministrazioni pubbliche invece il contributo da applicare è pari al 2%. Il contributo integrativo, inoltre, non è deducibile fiscalmente, ad eccezione di alcuni casi particolari.

Il contributo per la maternità 2015 , come per il 2014,  non è previsto  (Approvazione della delibera n. 250/2015 adottata dal Consiglio di amministrazione dell'Ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati in data 11 settembre 2015 - GU n. 14 del 19-01-2016)
 




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Speciale del: 20/07/2016