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Contabilizzazione ricavi in bilancio: novità OIC 2019

La contabilizzazione dei ricavi rappresenta senza dubbio uno dei temi più dibattuti nel corso degli ultimi anni a livello di standard setter contabili. L’International Accounting Standards Board (IASB) ha emanato nel 2014 l’IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”, frutto anche di uno sforzo di convergenza con l’organismo contabile statunitense. L’IFRS 15, omologato anche dall’Unione europea, è entrato in vigore a partire dai bilanci degli esercizi che hanno avuto inizio dal 1° gennaio 2018.

La discussione circa la contabilizzazione dei ricavi si è accesa anche a livello nazionale in quanto diversi operatori hanno segnalato che le attuali guidance sui ricavi, contenute nei principi contabili  revisionati nel 2016, dovessero essere migliorate in quanto non sempre sono ritenute sufficienti per rappresentare le diverse, e talvolta complesse, tipologie di transazioni poste in essere dalle società, soprattutto di quelle aventi grandi dimensioni e profili internazionali.
A tale proposito si fa presente che ad oggi gli attuali principi contabili non si occupano nello specifico delle voci di Conto Economico in quanto sono stati elaborati seguendo le voci dell’Attivo e del Passivo di Stato Patrimoniale.

Pertanto l’OIC, al fine di valutare l'effettiva necessità di un principio contabile sui ricavi ha avviato un progetto specifico nell’ambito del quale in data 12 febbraio 2019 l’OIC ha pubblicato in consultazione un discussion paper sui ricavi. Lo scopo  è quello di raccogliere contributi da parte degli operatori sulle questioni contabili di portata generale al fine di permettere all’OIC di valutare quali siano gli eventuali futuri interventi sui principi contabili in tema di rilevazione dei ricavi.

Le analisi effettuate hanno messo in evidenza che in materia di ricavi sussiste uno scollamento tra quanto previsto nell’OIC 11 (postulati di bilancio), soprattutto in materia di rappresentazione sostanziale dei fatti aziendali, e le disposizioni dell’OIC15 (crediti) e dell’OIC 23 (lavori su ordinazione) che non appaiono sufficienti a dare concreta attuazione ai postulati generali. La mancanza di una più articolata declinazione di quanto previsto dall’OIC 11, attraverso la predisposizione regole contabili più dettagliate e specifiche che forniscano una guidance operativa, sta comportando l’adozione, da parte dei redattori di bilancio, di comportamenti difformi tra le varie società. Tale fattispecie minaccia il principio della comparabilità dei documenti contabili la cui finalità, invece, è quella di non avere rappresentazioni contabili difformi in caso di transazioni omogenee.

 




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Speciale del: 01/03/2019