Irpef ed Irap, il secondo acconto entro il 30 novembre per persone fisiche e società di persone

Scade il 30 novembre il termine per versare il secondo acconto dell’Irpef 2011 e dell’Irap 2011, che saranno effettivamente determinate solo a giugno 2012, in sede di compilazione del mod. Unico/2012 e Irap/2012. L’acconto versato a novembre andrà poi scomputato dall’Irpef e dall’Irap dovute in dichiarazione.
A differenza del saldo e del 1° acconto, il 2° acconto non è rateizzabile e non è consentito il versamento entro 30 giorni con la maggiorazione.
L’acconto è dovuto  se l’importo indicato al rigo RN 33 del Mod. Unico PF per l’Irpef, e al rigo IR22 del Mod. Irap per l’Irap, è superiore a 51,65 Euro (poiché gli importi indicati nelle dichiarazioni sono espressi in unità di Euro, si utilizza come valore di riferimento l’importo arrotondato di Euro 52,00); può essere determinato con il metodo:

  • storico;
  • previsionale;

e deve essere versato in due rate o in un’unica soluzione, se il versamento da effettuare alla scadenza della prima rata non supera 103 Euro (come previsto dall’art. 17 co. 3 del D.p.r. 435/2001).



Il metodo storico

Il metodo principale per la determinazione dell’acconto è quello storico. Si prende a riferimento l’importo indicato al rigo RN33 del modello Unico PF 2011/ IR22 del Modello Irap 2011 e su tale cifra si applica il 99%. Il risultato è il totale acconto Irpef/Irap dovuto per il 2011.
Nel caso in cui l’importo indicato in tali righi sia:

  • non superiore a € 51,65 (arrotondato a 52 €), l’acconto non va effettuato;
  • superiore a € 51,65 ma inferiore a € 260,11 (arrotondato a 261), il versamento dell’acconto va effettuato in unica soluzione entro il 30.11.2011;
  • superiore a € 260,11, il versamento dell’acconto va effettuato in 2 rate pari a:
    • 39,6% (40% del 99%) di rigo RN33 o IR22 entro il 06.07.2011 / 05.08.2011 con la maggiorazione dello 0,40%;
    • 59,4% (60% del 99%) di rigo RN33 o IR22 entro il 30.11.2011.

In alternativa al metodo storico è possibile utilizzare quello previsionale

In questo caso l’acconto non è più determinato sulla base dell’imposta dovuta l’anno precedente, ma su quella che si ritiene sarà dovuta per l’anno in corso. Il contribuente pertanto deve fare una stima del reddito/valore della produzione che si presume di conseguire nel 2011.
Un caso tipico di utilizzo del metodo previsionale si ha quando il soggetto prevede – anche sulla base dell’andamento dell’anno in corso- di realizzare un reddito più basso rispetto a quello dell’anno precedente, e quindi di conseguenza una minore imposta; oppure quando prevede di beneficiare di maggiori detrazioni o deduzioni d’imposta. In questi casi, per evitare che il contribuente esborsi un ammontare di imposte superiore a quelle dovute (che saranno definitivamente calcolate in dichiarazione dei redditi), l’acconto viene calcolato applicando la percentuale del 99% sull’Irpef/Irap 2011 stimata dal contribuente. In ogni caso, proprio perché l’ammontare definitivo delle imposte verrà calcolato solo in sede di dichiarazione, nel caso in cui la previsione sia errata e quindi gli acconti versati risultino insufficienti, verrà applicata la sanzione del 30% sugli importi mancanti.


Aggiornata il: 14/11/2011