A seguito della legge di stabilità 2017 è possibile conseguire la pensione sia anticipata che di vecchiaia, cumulando i periodi di contribuzione versati in gestioni diverse, comprese quelle Casse previdenziali dei professionisti. L'istituto del cumulo contributivo per i professionisti però non è ancora operativo per tutte le Casse
Il ritardo dell'attuazione è in parte dovuto alle difficolta di mettere a sistema gestioni di natura completamente diversa come l'ente nazionale e gli enti privati . La convenzione tra INPS e ADEPP è stata firmata lo scorso febbraio ed rimasta bloccata fino a pochi giorni fa per il mancato accordo sul sostenimento dei costi extra delle pratiche. Attualmente il sistema è fase sperimentale con solo 4 casse previdenziali EMPAM (medici), INARCASSA (ingegneri e architetti), ENPAPI (infermieri) e ENPAF (farmacisti), ed è stata erogata la scorsa settimana la prima pensione in cumulo ad un iscritto all’ENPAM.
Le casse previdenziali infatti sono tenute a siglare ciascuna una convenzione con l'INPS in cui concordano il comune metodo da seguire per il calcolo della contribuzione e delle rendite e adeguano anche il proprio regolamento.
La CNPADC ha approvato in data 29 novembre 2017 la delibera con la modifica al Regolamento che prevede l'inserimento del nuovo articolo 37 bis. L'approvazione del Ministero del lavoro è giunta con la Nota pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 105 del 8 maggio 2018. Al via dunque la gestione delle domande e le procedure di calcolo per l'erogazione degli assegni,che avvine ricordiamo con il metodo contributivo.
Vediamo quali sono i requisiti richiesti dall’INPS e quelli previsti dal regolamento della Cassa dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili, attualmente in vigore .