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La regolarizzazione dello splafonamento

Esportatore abituale

Si considera esportatore abituale il contribuente che, nell’anno solare precedente, ovvero negli ultimi dodici mesi, abbia registrato cessioni all’esportazione, cessioni intracomunitarie o altre operazioni assimilate, per un ammontare:

  • superiore al 10% del volume d’affari (determinato a norma dell’art. 20 del D.P.R. 633/72);
  • senza tenere conto delle cessioni di beni in transito o depositati nei luoghi soggetti a vigilanza doganale e delle operazioni extraterritoriali di cui all’art. 21, comma 6-bis del D.P.R. 633/72.

L’art. 8, comma 2, del D.P.R. 633/72, prevede che i soggetti che effettuano esportazioni, operazioni assimilate, servizi internazionali, cessioni intracomunitarie ed operazioni assimilate, possono effettuare acquisti di beni, diversi dai fabbricati e dalle aree edificabili, e di servizi senza applicazione dell’IVA, previo rilascio ai propri fornitori (per gli acquisti interni) o in dogana (per le importazioni) della c.d. “dichiarazione di intento”.

Fonte:


Aggiornata il: 26/04/2019