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Antifrode UE pagamenti transfrontalieri: che cos'รจ il CESOP?

Regole UE antifrode: dal 1 gennaio i PSP, prestatori servizi di pagamento, hanno nuovi obblighi di comunicazioni dati alle Entrate. FAQ ADE del 19 febbraio

Il Consiglio UE ha adottato un pacchetto legislativo per chiedere ai prestatori di servizi di pagamento di trasmettere informazioni:

  • sui pagamenti transfrontalieri provenienti dagli Stati membri,
  • sul beneficiario di tali pagamenti transfrontalieri. 

Ricordiamo che con il Decreto legislativo n. 153 del 18 ottobre 2023 sono state recepite le indicazioni della direttiva (UE) 2020/284 del Consiglio, che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda l’introduzione di taluni obblighi per i prestatori di servizi di pagamento, quali ad esempio:

  • istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento, 
  • banche e intermediari finanziari.

La trasmissione dei dati è iniziata il 1° gennaio 2024. 

L'agenzia delle Entrate ha pubblicato in data 19 febbraio, nuove FAQ nella sezione dedicata del proprio sito: Clicca qui per accedere.

Pagamenti transfrontalieri: chi invia i dati al CESOP?

In tale ambito, i prestatori di servizi di pagamento, come a titolo di esempio su indicati, che offrono servizi di pagamento nell'UE dovranno monitorare i beneficiari dei pagamenti transfrontalieri e trasmettere alle amministrazioni degli Stati membri le informazioni su coloro che ricevono più di 25 pagamenti transfrontalieri al trimestre. 

Leggi anche Pagamenti transfrontalieri: regole antifrode in vigore dal 2024

Queste informazioni saranno raccolte in banca dati europea, il Sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti (CESOP) e sottoposte a controlli incrociati con altre banche dati europee. 

Tutte le informazioni contenute nel CESOP saranno quindi messe a disposizione degli esperti antifrode degli Stati membri attraverso una rete denominata Eurofisc.

Pagamenti transfrontalieri: che scopo ha il CESOP?

Lo scopo di queste misure è quello di fornire alle autorità fiscali degli Stati membri gli strumenti adeguati per individuare eventuali frodi IVA nel commercio elettronico effettuate da venditori stabiliti in un altro Stato membro o in un paese terzo.

La misura rispetta le norme in materia di protezione dei dati

Si evidenzia che vengono trasmesse solo le informazioni relative ai pagamenti che possono essere collegati a un'attività economica. Le informazioni sui consumatori e sulla causale del pagamento non fanno parte della trasmissione.

Consulta qui le faq dell'agenzia aggiornate al 19 febbraio.


Data Aggiornamento: 20/02/2024