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Che cos’è un risconto?

Tra le scritture di assestamento necessarie per la chiusura del bilancio ci sono i risconti attivi e passivi

Il risconto rappresenta una quota di costo o di ricavo non ancora maturata, ma che ha già avuto la sua manifestazione finanziaria. Il risconto può essere:
• attivo, se riguarda un costo già sostenuto per servizi non ancora utilizzati e di cui usufruire nell’esercizio successivo; esso non fa parte dei componenti di reddito dell’esercizio in chiusura e pertanto, è da rinviare al futuro esercizio come costo sospeso;
• passivo, se riguarda un ricavo già conseguito per servizi non ancora prestati e da fornire nell’esercizio successivo; esso non fa parte dei componenti di reddito dell’esercizio in chiusura e pertanto, è da rinviare al futuro esercizio come ricavo sospeso.

 La rilevazione dei risconti attivi e passivi  avviene nell’ambito delle c.d. scritture di rettifica, da redigere alla fine dell’esercizio. Essi hanno quale contropartita le voci dei correlati oneri o proventi già contabilizzati, la cui quota parte dovrà essere stornata e rinviata agli esercizi successivi, nel rispetto della competenza economica. La rettifica così attuata produce la diretta riduzione dell'onere o del provento originariamente rilevato, di modo che, nel conto economico, emerga la sola entità di competenza dell'esercizio.

 


Data Aggiornamento: 04/12/2012