Archivio per Categorie
Archivio per Anno

Cosa sono i ratei attivi e passivi?

Tra le scritture di integrazione vanno rilevate le quote di entrate o uscite future dette Ratei, attivi o passivi

 Il rateo rappresenta una quota di entrate o di uscite future relative a costi o ricavi già maturati e non ancora rilevati, la cui manifestazione finanziaria avrà luogo in esercizi futuri. Il rateo può essere:
• attivo, se prevede entrate future relative a rendite e ricavi non ancora conseguiti; esso misura componenti positivi di reddito a rilevazione posticipata, già maturati, ma non ancora liquidati;
• passivo, se prevede uscite future relative a spese e costi non ancora sostenuti; esso misura componenti negativi di reddito a rilevazione posticipata, già maturati ma non ancora liquidati. 
Costi che possono dare origine a ratei passivi sono gli interessi passivi maturati a fine esercizio che possono essere distinti in:
in scadenza al 31 dicembre (ad. esempio conti correnti bancari);
“a cavallo” di più esercizi: in tal caso è necessario rilevare, a fine esercizio, un rateo passivo ovvero un riscontro passivo, a seconda che l’addebito sia posticipato o anticipato.
La rilevazione dei ratei attivi e passivi costituisce una tipica scrittura di integrazione da redigere alla fine dell’esercizio, nell’ambito di quelle di assestamento, che consentono di trasformare i valori di conto in valori di bilancio. La loro contropartita contabile è costituita, rispettivamente, dalla quota di proventi o di oneri da imputare al conto economico, sulla base del principio della competenza dell’esercizio in chiusura.  


Data Aggiornamento: 05/12/2012