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Come si sceglie di aderire alla cedolare secca nel 2020?

Cosa si deve fare per scegliere e comunicare all'inquilino il regime della cedolare secca? E se il contratto dura meno di 30 giorni?

La “cedolare secca” è una modalità di tassazione dei canoni d’affitto alternativa a quella ordinaria e che può essere scelta dal locatore se sussistono certe condizioni.

In questo articolo trattiamo solo della scelta della cedolare secca e delle comunicazioni che questa decisione comporta. Per sapere cosa sia la cedolare secca, l'aliquota in corso e gli immobili che possono usufruirne leggi l'articolo: cos'è la cedolare secca per i canoni di affitto 2020?

L’opzione può essere esercitata:

  • alla registrazione del contratto,
  • nelle annualità successive, nel termine previsto per il versamento dell’imposta di registro,cioè entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità,
  • in caso di proroga, anche tacita, del contratto di locazione. Anche in questo caso, l’opzione va esercitata nel termine previsto per il versamento dell’im posta di registro, cioè entro 30 giorni dalla proroga.

È richiesta una comunicazione preventiva all’inquilino, con lettera raccomandata (non è ritenuta corretta la consegna a mano, nemmeno se sottoscritta) a pena di inefficacia dell’opzione stessa. Lo scopo della comunicazione è informare il conduttore che il locatore rinuncia all’aggiornamento del canone, anche se contrattualmente previsto, compreso quello derivante dalla variazione ISTAT. 

Attenzione: per le locazioni “brevi”, di durata complessiva nell’anno non superiore a 30 giorni, il locatore può applicare la cedolare secca direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale è prodotto il reddito, oppure esercitare l’opzione in sede di registrazione in caso d’uso o di registrazione volontaria del contratto.
 

Data Aggiornamento: 12/03/2020