L'impresa sociale è stata introdotta dal Decreto Legislativo n° 155/2006  e completamente rivista dal decreto legislativo 3 luglio 2017 n.112 in vigore dal 20 luglio, giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La qualifica di impresa sociale è legata principalmente alla tipologia di attività esercitata che a norma dell’art. 1 del Dlgsv 112 deve avere per oggetto una attività di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalita' civiche, solidaristiche e di utilita' sociale, adottando modalita' di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il piu' ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati alle loro attivita'.

Possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutti gli enti privati, inclusi quelli costituiti nelle forme di cui al libro V del codice civile, cioè dalle società semplici a tutti i tipi di società di capitali ad eccezione di quelle societa' costituite da un unico socio persona fisica, le amministrazioni e gli enti i cui atti costitutivi limitino, anche indirettamente, l'erogazione dei beni e dei servizi in favore dei soli soci o associati.
Possono essere imprese sociali anche gli enti religiosi civilmente riconosciuti limitatamente allo svolgimento delle attivita' previste per le imprese sociali a condizione che adottino un regolamento, in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, che recepisca le norme del dlgsv 112/2017. Per lo svolgimento di tali attivita' deve essere costituito un patrimonio destinato e devono essere tenute separatamente le scritture contabili.
Le cooperative sociali e i loro consorzi, di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, acquisiscono di diritto la qualifica di imprese sociali.