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Chi può beneficiare della rivalutazione di terreni e partecipazioni 2018?

La legge di stabilità 2018 ha prorogato la possibilità di rivalutazione i terreni e le partecipazioni non in regime di impresa. Vediamo chi sono i beneficiari.

La Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017) ha prorogato per l'ennesima volta, la possibilità di rivalutare i terreni e le partecipazioni possedute non in regime di impresa.

In particolare, possono fruire della rivalutazione i contribuenti che, in caso di cessione, realizzerebbero potenzialmente un reddito diverso di cui all'art. 67 del Tuir. Si tratta, quindi, dei seguenti soggetti:

  • le persone fisiche residenti, per le cessioni di partecipazioni o di terreni che non generano reddito di impresa;
  • le società semplici
  • le società e gli enti ed equiparate alle società semplici ex art.5 DPR 917/86; quali, ad esempio, le associazioni professionali;
  • gli enti non commerciali residenti, per attività non in regime di impresa;
  •  soggetti non residenti, per le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in società residenti in Italia che non siano riferibili a stabili organizzazioni.

Tali soggetti possono rivalutare esclusivamente i beni posseduti non in regime di impresa alla data del 1° gennaio 2018 che siano

  1. Terreni a destinazione agricola o edificabili, compresi i terreni lottizzati o quelli su cui sono state costruite opere per renderli edificabili posseduti, non da imprese commerciali, a titolo di :
    • proprietà,
    • nuda proprietà,
    • usufrutto,
    • enfiteusi
  2. Partecipazione in società non quotate in mercati regolamentate (qualificate o meno), possedute a titolo di proprietà o usufrutto.

Data Aggiornamento: 19/06/2018