Bonus restauro immobili storici - Modello di domanda
Dal 1° febbraio al 28 febbraio 2022, è possibile inviare l'istanza per accedere al credito d’imposta per le spese sostenute nel 2021, dalle persone fisiche, per interventi conservativi volti alla manutenzione, protezione e restauro degli immobili di interesse storico e artistico.
Le domande devono essere inviate alla direzione generale Archeologia Belle arti e Paesaggio del ministero della Cultura (Dg Abap) all’indirizzo Pec: [email protected], compilando l’apposito modulo in allegato.
A corredo della domanda dovrà essere presentata anche la seguente documentazione (qui allegata con il Modulo di domanda):
- istanza in bollo compilata con l’indicazione delle generalità dell’immobile e il codice fiscale del richiedente, sottoscritta digitalmente
- estremi del provvedimento di tutela
- copia del provvedimento di autorizzazione del progetto di restauro
- dichiarazione di assenza di contributi o contributi goduti
- dichiarazione di inizio e di fine dei lavori a firma dall’architetto
- consuntivo di spesa giurato a firma dall’architetto con l’indicazione degli interventi realizzati entro la fine dell’anno per cui si chiede il contributo
- elenco delle lavorazioni, ciascuna con il relativo costo, per le quali si chiede il credito d’imposta a firma dall’architetto
- documentazione fotografica a consuntivo.
Contratto di comodato gratuito immobile padre-figlio
Fac simile gratuito di un contratto di comodato tra parenti in linea retta per godere della riduzione IMU al 50%.
E' sempre piu' frequente che i genitori diano ai figli la disponibilità di un immobile da adibire ad abitazione principale. La Legge consente la riduzione IMU al 50% ma pone delle condizioni pesanti e per nulla semplici da rispettare.
Nel contratto vengono indicate anche tali condizioni per aiutare il contribuente a non sbagliare....ovviamente se i requisiti si perdono nel corso della vita del contratto di comodato la riduzione non spetterà piu'.
Si rimanda ad un articolo sul portale per approfondire: IMU: immobili concessi in uso gratuito ai parenti di primo grado
Contratto di locazione a canone concordato - Modello
Il contratto dura 3 anni + 2 di rinnovo automatico. Il corrispettivo deve essere compreso entro limiti minimi e massimi stabiliti negli accordi territoriali stipulati tra le organizzazioni degli inquilini e quelle dei propietari. (Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 2, comma 3)
Il Modello è in allegato al Decreto del Min. Infrastrutture e Trasporti del 16 gennaio 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 62 del 15 marzo 2017 contenente i criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, nonche' dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per studenti universitari.
In allegato:
- Modello di Contratto di locazione abitativa a canone concordato
- Tabella oneri accessori ripartizione fra locatore e conduttore (per le voci non considerate nella citata Tabella si rinvia alle leggi vigenti e agli usi locali).
Contratto di locazione transitori - Modello
I contratti di locazione di natura transitoria di cui all'art. 5, comma 1, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, hanno durata non superiore a diciotto mesi. Tali contratti sono stipulati per soddisfare particolari esigenze dei proprietari o dei conduttori per fattispecie - con particolare riferimento a quelle derivanti da mobilita' lavorativa e connesse allo studio, all'apprendistato e formazione professionale, all'aggiornamento ed alla ricerca di soluzioni occupazionali - da individuarsi nella contrattazione territoriale tra le organizzazioni della proprieta' edilizia e dei conduttori maggiormente
rappresentative. (Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 1)
Il Modello è in allegato al Decreto del Min. Infrastrutture e Trasporti del 16 gennaio 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 62 del 15 marzo 2017 contenente i criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, nonche' dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per studenti universitari.
In allegato:
- Modello di Contratto di locazione di natura transitoria
- Tabella oneri accessori ripartizione fra locatore e conduttore (per le voci non considerate nella citata Tabella si rinvia alle leggi vigenti e agli usi locali).
Contratto di locazione studenti universitari - Modello
Nei Comuni sede di universita', di corsi universitari distaccati e di specializzazione, e comunque di istituti di istruzione superiore, disciplinati dal regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e dalla legge 21 dicembre 1999, n. 508 nonche' nei Comuni limitrofi e qualora il conduttore sia iscritto ad un corso di laurea o di formazione post laurea - quali master, dottorati, specializzazioni o perfezionamenti - in un comune diverso da quello di residenza, possono essere stipulati contratti per studenti universitari di durata da sei mesi a tre anni, rinnovabili alla prima scadenza, salvo disdetta del conduttore da comunicarsi almeno un mese e non oltre tre mesi prima. Tali contratti possono essere sottoscritti o dal singolo studente o da gruppi di studenti universitari o dalle aziende per il diritto allo studio. (Legge 9 dicembre 1998, n. 431, articolo 5, comma 3)
Il Modello è in allegato al Decreto del Min. Infrastrutture e Trasporti del 16 gennaio 2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 62 del 15 marzo 2017 contenente i criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, nonche' dei contratti di locazione transitori e dei contratti di locazione per studenti universitari.
In allegato:
- Modello di Contratto di locazione di natura transitoria
- Tabella oneri accessori ripartizione fra locatore e conduttore (per le voci non considerate nella citata Tabella si rinvia alle leggi vigenti e agli usi locali).
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