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Split payment: ecco gli elenchi dei soggetti obbligati dal 1° luglio

Una delle principali novità apportate dal decreto legge del 24 aprile 2017, n. 50 al meccanismo della scissione dei pagamenti, concerne l’estensione dell’ambito applicativo dello split payment alle operazioni, per le quali è emessa fattura a partire dal 1° luglio 2017, effettuate nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato (articolo 1, comma 2, legge 196/2009), delle società controllate da pubbliche amministrazioni centrali e locali, nonché delle società quotate incluse nell’indice Ftse Mib.
 
Per assicurare maggiore certezza giuridica agli operatori, consentendo loro di individuare le Pa e le società destinatarie della disciplina in esame, il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato i diversi elenchi di tali soggetti. Eventuali mancate o errate inclusioni potranno essere segnalate entro il prossimo 6 luglio alla casella di posta elettronica [email protected]; il dipartimento provvederà alla revisione degli elenchi.

Con l’articolo 1 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, il meccanismo della scissione dei pagamenti è stato esteso ai seguenti soggetti:

  1. tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato, individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;
  2. le società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile (controllo di diritto), direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri;
  3. le società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 2), del codice civile (controllo di fatto), direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri;
  4. le società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile (controllo di diritto), direttamente dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni;
  5. le società controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile (controllo di diritto), dalle società di cui sopra;
  6. le società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana.

Ricordiamo infine che in data 27 giugno 2017 è stato emanato, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, del DL n. 50/2017, il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che stabilisce le modalità di attuazione dei commi 1 e 2 dello stesso articolo. Nell’ambito di detto decreto l’articolo 1, capoverso 5-ter, comma 1, prevedono che, per assicurare una maggiore certezza giuridica agli operatori, l’individuazione delle società controllate e delle società incluse nell’indice FTSE MIB, avvenga con la pubblicazione di elenchi sul sito istituzionale del Dipartimento delle finanze.

ELENCHI SOGGETTI DESTINATARI SPLIT PAYMENT

I soggetti interessati al meccanismo dello split payment Iva a partire dal 1° luglio 2017 sono stati suddivisi in originariamente in CINQUE ELENCHI dal MEF poi aggiornati al 14 luglio.
(
ATTENZIONE anche alla luce delle segnalazioni pervenute, il Mef ha ripubblicato il 14 luglio i nuovi elenchi dei soggetti tenuti all’applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (ha revisionato gli elenchi nn. 2, 3 e 4 eliminando le seguenti tipologie di soggetti: •    le società per le quali non ricorre il controllo di diritto da parte di una specifica  pubblica amministrazione; non rientrano quindi le società per le quali si è in presenza di partecipazioni minoritarie, possedute da pubbliche amministrazioni centrali o locali o da loro controllate, che nel complesso superano la percentuale del 50 per cento; •    le società controllate da quelle di cui al punto precedente; •    le società controllate, direttamente o indirettamente, da enti diversi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni; •    gli enti pubblici economici e le fondazioni, dato che non rivestono forma societaria. È stato, infine, revisionato l’elenco n. 5, relativo alle società quotate incluse nell’indice FTSE MIB):

  • elenco delle società controllate di diritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri e delle società controllate da queste ultime;
  • elenco delle società controllate di fatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri e delle società controllate da queste ultime;
  • elenco delle società controllate di diritto dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni e delle società controllate da queste ultime;
  • elenco delle società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana.

I soggetti interessati potranno segnalare alla casella di posta elettronica [email protected], entro il giorno 19 luglio 2017, eventuali mancate o errate inclusioni negli elenchi. Il Dipartimento delle finanze provvederà successivamente alla pubblicazione degli elenchi definitivi.


Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze
News del: 30/06/2017


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