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Diritto societario: modifiche per le PMI srl

Possibilità di emettere categorie di quote e diritti di voto particolari, deroga al divieto di operazioni sulle proprie partecipazioni e offerta al pubblico di quote di s.r.l PMI, tra le deroghe. Infatti, grazie all’estensione delle deroghe al diritto societario previste per le startup innovative anche alle PMI in forma di SRL, e alla previsione di un sistema di circolazione delle quote delle PMI in forma di srl attraverso i portali per la raccolta di capitali, il diritto societario di tali imprese è profondamente mutato. Il dato rilevante è che le estensioni possano essere applicate praticamente da tutte le PMI srl esistenti, infatti rientrano in tale definizione le piccole medie imprese a responsabilità limitata che in base al più recente bilancio annuale o consolidato soddisfino almeno 2 dei 3 criteri seguenti:

  1. numero medio di dipendenti nel corso dell'esercizio inferiori a 250 
  2. totale dello stato patrimoniale non superiore a 43 milioni di euro
  3. fatturato annuo netto non superiore a 50 milioni di euro.

L'argomento è stato trattato nello studio 101-2018/i del Consiglio Nazionale del Notariato.

In generale, una delle deroghe consiste nell’estensione alle PMI SRL della possibilità di emettere categorie di quote e diritti particolari di voto. In particolare, viene estesa alle SRL PMI la possibilità di creare

  • categorie di quote
    • prive del diritto di voto,
    • con voto non proporzionale,
  • diritti particolari
    • con voto non proporzionale alla partecipazione,
    • con voto limitato a particolari argomenti o subordinate al verificarsi di particolari condizioni non meramente potestative.

Come chiarito nello studio del notariato, entrambe le previsioni si connotano per una notevole analogia con la disciplina del modello azionario.

La seconda deroga consiste nel fatto che le quote di partecipazione in piccole medie imprese, costituite in forma di srl possano costituire oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari anche attraverso i portali per la raccolta di capitali di cui all'art. 30 DL 179/2012.

Infine, una terza deroga consiste nella possibilità di effettuare operazioni sulle proprie partecipazioni. In particolare le PMI srl sono esentate dal divieto di operazioni sulle proprie partecipazioni stabilito dall’articolo 2472 del codice civile, a condizione che l’operazione sia compiuta in attuazione di piani di incentivazione che prevedano l’assegnazione di quote di partecipazione a:

  • dipendenti
  • collaboratori
  • componenti dell’organo amministrativo
  • prestatori di opera e servizi anche professionali.

Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato
News del: 19/09/2018


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