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Distributori automatici: alert sulle anomalie

Al fine di stimolare il corretto assolvimento degli obblighi di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi nonchè di favorire l’emersione spontanea di basi imponibili potenzialmente sottratte a tassazione, l’Agenzia delle entrate ha individuato i contribuenti che presentano possibili anomalie per l’anno d’imposta 2018 e a loro sarà inviato un alert tramite PEC. E' questo in breve il contenuto del Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate 195328 di ieri 13 giugno 2019 qui allegato.

I principali indiziati sono i contribuenti che:

  • sebbene risultino svolgere l’attività economica di Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici, sulla base del codice ATECO 47.99.20, presente in Anagrafe tributaria, non hanno censito alcun distributore automatico;
  • pur avendo censito i propri distributori automatici, presentano ripetute anomalie relative alle trasmissioni dei dati effettuate.

Le comunicazioni inviate tramite PEC, conterrano le seguenti informazioni:
a) codice fiscale, denominazione o cognome e nome del contribuente;
b) numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
c) codice atto (da indicare nel modello F24, in caso di versamenti per ravvedimento operoso);
d) descrizione della tipologia di anomalia riscontrata, che come anticipato può riguardare l’assenza di censimento di distributori automatici o la presenza di anomalie nella trasmissione dei dati dei corrispettivi;
e) indicazione della possibilità per il destinatario di consultare l’allegato alla comunicazione, contenente il dettaglio delle anomalie riscontrate, con riferimento a ciascun distributore automatico, identificato tramite il numero di matricola, accedendo all’area “L’Agenzia scrive” del portale “Fatture e corrispettivi”, sezione “Consultazione”, o del proprio Cassetto fiscale;
f) indicazioni circa gli adempimenti necessari per regolarizzare la propria posizione, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso;
g) invito a richiedere informazioni o a fornire chiarimenti e documentazione, nel caso in cui il contribuente desideri giustificare le anomalie riscontrate, utilizzando l’indirizzo di posta elettronica dedicato.

 I contribuenti che hanno ricevuto la comunicazione che riconoscano gli errori o le omissioni segnalati negli adempimenti di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi, possono regolarizzare la propria posizione versando le sanzioni ma beneficiando delle riduzioni previste dal ravvedimento operoso.

Qualora gli errori o le omissioni abbiano comportato anche errori o omissioni negli adempimenti dichiarativi IVA e nei versamenti dell’imposta, i contribuenti possono regolarizzare anche tali violazioni, mediante ravvedimento operoso, presentando la dichiarazione integrativa (ovvero l’eventuale dichiarazione omessa, entro novanta giorni dal 30 aprile 2019) e versando le maggiori imposte dovute, unitamente agli interessi, nonché alle sanzioni in misura ridotta.
 Attenzione va prestata al fatto che i contribuenti che hanno ricevuto la comunicazion ma ravvisano che l’attività economica effettivamente esercitata non corrisponde al codice ATECO dichiarato, devono provvedere alla variazione dello stesso e inserire il codice ATECO corretto nella prossima dichiarazione Redditi 2019.

Il Provvedimento termina chiarendo che i dati e gli elementi di cui sopra sono resi disponibili alla Guardia di Finanza mediante strumenti informatici


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 14/06/2019


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