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Bicicletta per andare al lavoro: l'infortunio va indennizzato

L'infortunio in itinere che si verifica utilizzando la bicicletta  per recarsi al lavoro deve essere risarcito. La svolta "green" arriva anche in Cassazione  che ribalta il giudizio precedente, adeguandosi alla recente normativa che incentiva l'uso della bicicletta per motivazioni ambientali e di salute .

 Nella sentenza 21516 del 31 agosto scorso, in particolare , gli ermellini  si sono  occupati del caso di un lavoratore che chiedeva l'indennizzo per una menomazione  per un infortunio  verificatosi  utilizzando la bicicletta nel tragitto casa-lavoro. Il lavoratore aveva fatto presente l'assenza di mezzi pubblici e che l'utilizzo del  mezzo proprio era necessario a causa delle sue condizioni fisiche che gli impedivano di recarsi al lavoro a piedi.

La sentenza della corte territoriale di Bologna aveva respinto il ricorso,  ritenendo che l'utilizzo della bicicletta non fosse "necessitato" (come richiede la normativa vigente all'epoca) bensì dettato da "esigenze prive di spessore sociale  tale da giustificare l'intervento INAIL a carico della collettività".
La corte di Cassazione  ha ricordato invece l'evoluzione normativa  (art. 5, co. 5, L. 221/2015 che ha modificato l'articolo 50 d.lgs. 285/1992) per la quale "l'uso della bicicletta deve, per i positivi riflessi ambientali, intendersi sempre necessitato» ,  ed ha accolto il ricorso affermando  che  la necessità va valutata in senso relativo.   rispetto  a molti diversi fattori come le esigenze di salute del lavoratore, il  costume sociale,  la presenza di mezzi pubblici e appunto la tendenza presente nell'ordinamento  rivolta all'incentivazione dell'uso della bicicletta ecc.

I giudici precisano che "resta invece escluso il cd. rischio elettivo, inteso come quello che, estraneo e non attinente all'attività lavorativa, sia dovuto ad una scelta arbitraria del dipendente, che crei ed affronti volutamente, in base a ragioni o ad impulsi personali, una situazione diversa da quella ad essa inerente".




 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 12/09/2018


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