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Edilizia popolare: il Decreto Affrancazioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Con Comunicato stampa n 254 di ieri 11 novembre il MEF informa che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n 280 del 10 novembre il Decreto ‘Affrancazioni’ n 151 del 28 settembre 2020 che disciplina la rimozione dei vincoli di prezzo massimo per gli alloggi in edilizia agevolata. Il Decreto entrerà in vigore dal prossimo 25 novembre 2020.

In particolare all’art 1 rubricato “Corrispettivo per la rimozione  dei  vincoli   di  prezzo  massimo   di cessione nonché  di canone massimo di locazione” si stabilisce che il corrispettivo per la rimozione dei vincoli ex art. 31, commi 49-bis,  49-ter,  49-quater della  Legge   23 n.  448/98  è  pari  al  50%  del corrispettivo, proporzionale alla  corrispondente  quota  millesimale propria di ciascuna unità  immobiliare, risultante dall'applicazione del comma 48 dell’art 31.

Secondo tale comma si stabilisce che il corrispettivo delle aree cedute in proprietà è determinato dal comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari al 60% di quello determinato attraverso il valore venale del bene, con la facoltà per il comune di abbattere tale valore fino al 50% al netto degli oneri di concessione del diritto di superficie, rivalutati sulla base della variazione, accertata dal l'ISTAT, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi tra il mese in cui sono stati versati i suddetti oneri e quello di stipula dell'atto di cessione delle aree.

Comunque il costo dell'area così determinato non può essere maggiore di quello stabilito dal comune per le aree cedute direttamente in diritto di proprietà ai momento della trasformazione.

A tele corrispettivo si applica un coefficiente moltiplicativo di riduzione calcolato in  misura pari alla differenza tra il numero degli anni di durata della convenzione e il numero di anni, o frazione di   essi,  trascorsi  dalla   data  di stipula della convenzione, rapportata alla medesima   durata,  secondo una formula indicata al comma 2 dello stesso articolo 1 del decreto

La norma vigente prevede che il vincolo del prezzo massimo di cessione contenuto in una convenzione P.E.E.P. Piani di Edilizia Economica Popolare possa essere rimosso a richiesta del soggetto interessato, trascorsi cinque anni dalla data del primo trasferimento, mediante un’apposita convenzione onerosa stipulata con il Comune e soggetta a trascrizione.

Il Decreto ‘Affrancazioni’ intende chiarire diverse incertezze applicative generate dalle disposizioni vigenti sulla materia, che coinvolge, stando al comunicato del MEF circa 3.660 Comuni italiani, favorendo la circolazione di questi beni e tutelando gli interessi dei privati interessati, fra i quali anche i terzi acquirenti.

Il regolamento punta ad una maggiore uniformità su tutto il territorio nazionale delle modalità di calcolo per la determinazione del corrispettivo dovuto al Comune ai fini della rimozione dei vincoli di prezzo e di canone massimo relativi agli immobili in questione.

Il Decreto prevede inoltre la possibilità per il Comune di concedere ai privati una dilazione di pagamento del corrispettivo tramite rateizzazione, previa presentazione di una garanzia fideiussoria.

In caso di concessione della dilazione, la stipula e la trascrizione della convenzione di rimozione del vincolo possono essere effettuate dopo il pagamento della prima rata.

Inoltre, il decreto dispone che i Comuni garantiscano la tempestiva pubblicità nei siti istituzionali delle procedure, della modulistica e dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione del regolamento e che, per accelerare e semplificare le procedure, i Comuni stessi adottino schemi di convenzione-tipo di rimozione dei vincoli.

Viene infine prevista la cessazione del vincolo alla scadenza della concessione tra le parti e l’eventualità per gli uffici comunali competenti di tener conto anche del valore OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) per definire i criteri di stima del valore delle aree.


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 12/11/2020


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