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Agricoltura 2018: in GU il decreto con l’indicazione origine del pomodoro

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto interministeriale per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine dei derivati del pomodoro come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro. Il provvedimento introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero caseari, per la pasta e per il riso.  
Le indicazioni sull'origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere

  • facilmente riconoscibili,
  • chiaramente leggibili
  • indelebili.

In particolare, il provvedimento prevede che le confezioni di derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:

a) Paese di coltivazione del pomodoro: nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato;

b) Paese di trasformazione del pomodoro: nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato.

Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:

  • Paesi UE,
  • Paesi NON UE,
  • Paesi UE E NON UE.

Se tutte le operazioni avvengono nel nostro Paese si può utilizzare la dicitura "Origine del pomodoro: Italia".
 


Fonte: Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali
News del: 28/02/2018


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