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Bonus investimenti Mezzogiorno: dal 31 marzo un nuovo modello per il credito di imposta

Aggiornato il modello di comunicazione per la fruizione del credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nei comuni del sisma del Centro-Italia e nelle zone economiche speciali (ZES), consentono ai destinatari dei crediti d’imposta di indicare nella comunicazione anche gli investimenti da realizzarsi dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Il nuovo modello va a sostituire quello precedentemente approvato con provvedimento del 14 aprile 2017, e dovrà essere utilizzato a partire dal 31 marzo 2021:

  • dai soggetti titolari di reddito d’impresa che intendono beneficiare del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo (credito d’imposta Mezzogiorno). 
  • dai soggetti che intendono accedere:
    • al credito d'imposta per gli investimenti nei comuni colpiti dal sisma a far data dal 24 agosto 2016 (credito d'imposta Sisma);
    • al credito d’imposta per gli investimenti nelle zone economiche speciali (credito d’imposta ZES).

Scarica qui il nuovo modello con le relative istruzioni.

La modifica al modello, pubblicato con Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 09.03.2021, si è resa necessaria a seguito della proroga fino al 31 dicembre 2022:

  • della disciplina del credito d’imposta in favore delle imprese che acquisiscono beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle “zone assistite” (ZES) ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (disposta dalla Legge di Bilancio 2021 n. 178/2020) , in particolare:
    • Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna (con Pil pro-capite inferiore al 75% della media Ue), ammissibili alle deroghe agli aiuti di Stato previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vale a dire gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita è anormalmente basso oppure si ha una grave forma di sottoccupazione
    • Abruzzo e Molise (con Pil pro-capite ricompreso tra il 75 e il 90% della media Ue), ammissibili alle deroghe previste dalla successiva lettera c), ossia gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.
  • e del credito d’imposta spettante (due anni in più, 2021 e 2022) alle imprese che operano nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo (inclusi i progetti in materia di Covid-19) direttamente afferenti a strutture produttive ubicate in quelle regioni.

La comunicazione può essere presentata all’Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, utilizzando la versione aggiornata del software relativo al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, denominato “Creditoinvestimentisud” (CIM17) (la versione aggiornata del software sarà resa disponibile dal 31 marzo 2021 sul sito www.agenziaentrate.it):

  • direttamente, da parte dei soggetti abilitati dall’Agenzia; 
  • tramite una società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario. Si considerano appartenenti al gruppo l’ente o la società controllante e le società controllate. Si considerano controllate le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata le cui azioni o quote sono possedute dall’ente o società controllante, o tramite altra società controllata, per una percentuale superiore al 50% del capitale; 
  • tramite gli intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).

Il provvedimento infine precisa che, tale comunicazione è riferita al solo anno 2021 in considerazione della proroga sino al 31 dicembre 2021 degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020 e della Carta italiana degli aiuti a finalità regionale 2014-2020.


Fonte:
News del: 31/03/2021


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