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Abolizione voucher: forse oggi un decreto governativo

Dopo le varie proposte di  modifica della disciplina dei voucher per il lavoro accessorio, susseguitesi negli ultimi giorni , la commissione lavoro della Camera ha votato ieri  per una proposta di abolizione totale dello strumento. Solo pochi giorni fa il Governo ha fissato la data per il referendum abrogativo , per il 28 maggio prossimo. Sembra invece che il Consiglio dei ministri approverà oggi un decreto, da sottoporre all'Aula ponendo la fiducia, con il quale  di fatto  si scongiura lo strumento referendario, accogliendo in toto la proposta della CGIL di abolire i voucher lavoro accessorio per tutte le categorie e tutte le prestazioni. La cancellazione della normativa in vigore comunque richiederà alcuni mesi per permettere l'utilizzo dei buoni lavoro già acquistati . Probabilmente saranno utilizzabili fino alla fine del 2017

Camusso della CGIL ha espresso grande soddisfazione  mentre Confidustria ma anche  molte categorie di cittadini  hanno  manifestato  una netta disapprovazione  per questa decisione, perché  al di la degli abusi  realizzati da grandi imprese ed enti,  i voucher consentivano un utilizzo flessibile di lavoratori da parte di privati e microimprese  per prestazioni occasionali che con ogni probabilità ora torneranno nell'area del "lavoro nero". 

 Le ultime proposte   di ridimensionamento nell'utilizzo   dei voucher lavoro erano le seguenti 

  • ritorno alla soglia massima di 5mila euro totali annui per il singolo lavoratore e ai lavori come bay sitter, colf, ripetizioni, giardinaggio , vendemmia
  • utilizzo solo per privati , con esclusione delle aziende ( oppure con la possibile eccezione delle microimprese  con al massimo un dipendente)
  • esclusione della pubblica amministrazione,  eccetto che per casi particolari come emergenze ambientali , eventi straordinari,  pagamento di disoccupati occupati in lavoro di pubblica utilità .
  • soglia di utilizzo cumulativo anche per il committente che non avrebbe potuto superare i 3000 euro totali .

 


Fonte: Parlamento Italiano
News del: 17/03/2017


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