Con una convenzione stipulata il 15 maggio scorso CNDCEC e Federcasse hanno messo a punto un programma di collaborazione tra commercialisti e banche di credito cooperativo e casse rurali che erogano microcredito. La convenzione prevede venga creato un elenco pubblico dei commercialisti convenzionati , secondo apposite linee guida, per fornire servizi di assistenza e monitoraggio a favore di lavoratori autonomi, imprese e società che richiederanno finanziamenti di microcredito.
Per microcredito si intende il finanziamento a sostegno dell’avvio e lo sviluppo di un’attività lavorativa autonoma o d’impresa e a promuovere l’inserimento di persone nel mercato del lavoro. alla retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori, a corsi di formazione.
Tali finanziamenti non possono essere assistiti da garanzie reali e non possono superare l’importo di 25.000 euro per ciascun beneficiario. che possono arrivare a 35mila se il contratto di finanziamento prevede l’erogazione frazionata e subordinata a determinate condizioni.
Nella convenzione si legge che il richiedente , dopo una prima valutazione della banca, sarà indirizzato al commercialista competente per area geografica. allo stesso modo se il richeidente si rivolge al commercialista, quest’ultimo potrà indicargli la più vicina BCC-CR in grado di assicurare il servizio.
I commercialisti convenzionati sono tenuti a riferire alla Banca, almeno con cadenza annuale, l’andamento delle attività svolte e i risultati conseguiti dai soggetti finanziati sulla base di standard concordati tra Consiglio nazionale e Federcasse. I servizi forniti dai commercialisti dovranno essere almeno due tra i seguenti :
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stesura del business plan,
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analisi di marketing,
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formazione sulle tecniche di amministrazione dell'impresa,
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supporto nella definizione dei prezzi e delle strategie di vendita,
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supporto per la soluzione di problemi legali, fiscali e amministrativi,
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individuazione e la diagnosi di eventuali criticità dell’implementazione del progetto finanziato,
con una assistenza quantificata in 30 ore minime, di cui 10 nella fase di istruttoria del finanziamento.
Tali servizi saranno remunerati con una commissione indicativamente non superiore al 2% a scalare nell'ammortamento dell'importo erogato.
I beneficiari del microcredito possono essere
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lavoratori autonomi o imprese titolari di partita IVA da meno di cinque anni o con numero di dipendenti inferiore alle 5 unità;
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società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative con un numero di dipendenti non soci inferiore alle 10 unità;
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imprese che, al momento della richiesta, presentino requisiti dimensionali inferiori a quelli previsti dal Regio decreto 267/1942 e un livello di indebitamento inferiore a 100 mila euro.
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