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Superbonus ristrutturazioni in attesa delle norme attuative

Mentre proseguono le modifiche alla norma riguardante il Superbonus del 110% per l’efficientamento energetico di cui all’art. 119 del Decreto Rilancio (DL 34/2020), attualmente soggetta a numerosi emendamenti messi in campo dalla Commissione Bilancio della Camera nel contesto del disegno di legge di conversione del Decreto Rilancio, si attende che l’agevolazione possa diventare effettiva. Il decreto che dovrebbe essere approvato con la fiducia dalla Camera entro giovedi 9 luglio è ancora fermo per il controllo delle coperture.

Per il Superbonus in vigore dal 1° luglio mancano inoltre i provvedimenti attuativi necessari per renderlo concretamente fruibile. Si tratta:

  • dei provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbero definirne le regole, tra le quali quelle relative alla scelta tra lo sconto in fattura o la cessione del credito;
  • del decreto del Mise sull’invio delle asseverazioni tecniche dei requisiti.

Secondo l’ultimo emendamento all’art. 119 approvato dalla Commissione Bilancio della Camera venerdi, il provvedimento dell’Agenzia dovrebbe essere emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto. Nell’attesa che il Governo adotti la legge di conversione pertanto, le imprese, le banche e i contribuenti sollevano alcuni dubbi ai quali risulta difficile fornire una risposta definitiva.

Le imprese stanno infatti vivendo una fase di “stallo” anche legata all’incertezza rispetto alle stime e ai preventivi da poter prospettare per i lavori edilizi. Dopo il blocco dovuto all’ emergenza da Covid-19 infatti, questo clima di attesa crea non pochi problemi alla concreta ripartenza nel settore della riqualificazione edilizia.

Un ulteriore punto da sbloccare riguarda la questione delle assemblee condominiali, fondamentali per dare il via alla maggioranza dei lavori agevolabili del decreto Rilancio. Si segnala infatti che, a seguito del blocco delle convocazioni da parte degli amministratori, dovute all’emergenza sanitaria, non è stata effettivamente introdotta la tanto discussa norma sullo svolgimento delle assemblee a distanza. Conseguentemente i tempi per consentire l’avvio dei lavori edilizi potrebbero dilatarsi notevolmente, scoraggiando di fatto anche le imprese ad agire con tempestività.

Per quanto riguarda le banche si segnala che, in attesa delle regole tecniche operative, stanno predisponendo prodotti specifici soprattutto per garantire la cessione del credito d’imposta.

Non resta che attendere l’intervento dell’Agenzia e del Parlamento che possa cristallizzare il variegato quadro normativo attualmente formatosi e così sbloccare la situazione, consentendo un’effettiva ripartenza del comparto edilizio e dell’economia.


Fonte:
News del: 07/07/2020


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