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Rottamazione cartelle esattoriali 2017: scadenza con versamento incerto

Il decreto fiscale contiene la previsione dello slittamento al 7 dicembre 2017 del termine per il versamento delle rate della rottamazione delle cartelle esattoriali 2017. In particolare, in base a quanto previsto dal decreto fiscale collegato alla Legge di stabilità 2018 e in corso di conversione in legge in queste ore, dovrebbe slittare al 7 dicembre sia il recupero delle prime due rate che quella di novembre 30 novembre 2017. Tuttavia, i tempi di ufficializzazione della proroga non sono certi, in quanto  difficilmente la legge di conversione del decreto fiscale sarà in «Gazzetta Ufficiale» entro il 30 novembre.

La questione è importante in quanto proprio il 30 novembre scadrebbe il termine entro cui recuperare le prime due rate (non versate del tutto o in maniera in sufficiente) della rottamazione sia quella già prevista per fine mese nell’originale calendario della rottamazione. Infatti, l'articolo 1 della legge di conversione del decreto fiscale collegato alla Stabilità 2018 modifica la norme per la rottamazione delle cartelle. In particolare:

  • proroga dal 30 novembre al 7 dicembre 2017 il termine per il pagamento delle rate riferite al 2017, in cui può essere dilazionato il pagamento delle somme necessario per aderire alla definizione agevolata dei carichi pendenti per l’anno 2017
  • proroga da aprile a luglio il termine per il pagamento della rata da versare nel 2018;
  • permette alle Università che hanno aderito al beneficio della definizione agevolata 2016 di pagare le rate in scadenza nel mese di novembre 2017 entro il mese di novembre 2018;
  • riapre i termini per la definizione agevolata dei carichi affidati nel periodo 2000-2016, anche se non sono stati oggetto di dichiarazione secondo le prescrizioni del decreto-legge n. 193 del 2016;
  • permette di estinguere con modalità agevolate i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1°gennaio al 30 settembre 2017, riaprendo dunque i termini per accedere al beneficio (cd. definizione agevolata 2017);
  • riammette alla definizione agevolata 2016 i carichi precedentemente esclusi - compresi in piani di dilazione – a causa del mancato tempestivo pagamento di tutte le rate scadute (commi da 4 a 10-sexies);
  • estende i termini per disciplinare, da parte delle regioni e degli enti locali, la definizione agevolata delle proprie entrate non riscosse oggetto di provvedimenti di ingiunzione fiscale.

Fonte: Fisco e Tasse
News del: 29/11/2017


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