Dopo tre anni di attività, il "Piano famiglie", che, in base all'accordo tra ABI e associazioni dei consumatori, garantiva la sospensione delle rate del mutuo per la prima casa per i soggetti in difficoltà, ha chiuso i battenti. Il 31 marzo è stato, infatti, l'ultimo giorno di operatività del "Piano famiglie". A partire dallo scorso 1° aprile, questo avrebbe dovuto essere sostituito dal Fondo di Solidarietà del Ministero delle Finanze, che è ancora fermo meramente per motivi burocratici, e non di copertura finanziaria (al Fondo sono, infatti, già stati destinati 20 milioni di euro). Mancano ancora alcuni regolamenti attuativi, i pareri non vincolanti delle Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato e, infine, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L'ABI conta di sbloccare questo stallo entro la fine del mese di aprile, ma nel frattempo le famiglie in difficoltà non possono chiedere la moratoria. Il Fondo, una volta operativo, comporterà una strategia di protezione per le famiglie superiore rispetto a quella del Piano famiglie, in quanto il Fondo è una misura strutturale e non temporanea come il secondo.