Ultime notizie
Archivio per Anno

La valutazione dell’impatto sociale nel terzo Settore

Gli Enti del Terzo ai fini anche della valutazione dell’impatto sociale saranno obbligate a pubblicare sul proprio sito internet il bilancio sociale, redatto secondo le Linee Guida.

Ma cos’è la valutazione dell’impatto sociale e come si misura?

Le schede di lettura che accompagnano l’atto di Governo 417 sul Codice del terzo Settore, del Servizio Studi del Senato,  rispondono a questa domanda in maniera esauriente come segue:

La valutazione dell’impatto sociale viene definito dalla legge delega (L. 106/2016) come “la valutazione qualitativa e quantitativa, sul breve, medio e lungo periodo, degli effetti delle attività svolte sulla comunità di riferimento rispetto all'obiettivo individuato”.

L’art. 7 della Legge delega rinvia alla predisposizione delle Linee guida in tema di valorizzazione del ruolo degli enti del Terzo settore nella fase di programmazione degli interventi territoriali e di individuazione di modalità per l'affidamento dei servizi d'interesse generale improntate al rispetto di standard di qualità e impatto sociale del servizio, obiettività, trasparenza e semplificazione e nel rispetto della disciplina europea e nazionale in materia di affidamento dei servizi di interesse generale, nonché individuazione dei criteri e delle modalità per la verifica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni.

La valutazione qualitativa non è una metodologia molto conosciuta nel nostro paese mentre è abbastanza consolidata nei paesi anglosassoni, dove anche la filantropia è un attore noto e importante nella cultura imprenditoriale e nei sistemi giuridici e socio-economici.

In Europa, la stessa Commissione Europea ha affidato al sottogruppo GECES (Commission Expert Group on the social business initiative) il mandato di sviluppare una metodologia per misurare l’impatto sociale delle attività delle imprese sociali (1).

Tale metodologia è necessaria per lo sviluppo dei fondi europei per l’imprenditoria sociale (FEIS) e nel contesto del programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI), che stanzia oltre 86 milioni di euro in sovvenzioni,  investimenti e garanzie per il periodo 2014-2020 a favore delle imprese sociali che dimostrino di avere un “impatto sociale misurabile”.

Esistono strumenti e metodologie diversi per la misurazione degli impatti (2), molti dei quali realizzati su misura per il tipo di organizzazione che le utilizza, a seconda delle attività, degli obiettivi e degli aspetti dell’impatto che si intende misurare, pertanto compito delle Linee guida sarà quello di fornire indicazioni uniformi e applicabili da tutti gli enti del Terzo settore.

A questo proposito si  rinvia in prima istanza alla ricerca  La misurazione dell'impatto sociale delle associazioni di promozione sociale e, più in generale, degli enti che operano nel cosiddetto Terzo settore, del marzo 2016, commissionata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dall’ISFOL ad un partenariato composto da IREF (Capofila) università di Roma Tor Vergata, Università di Napoli Federico II, Università di Bergamo. (La presentazione del documento in allegato)
In particolare, lo studio si pone come obiettivo quello di ricostruire un modello di rendicontazione sociale applicabile al mondo dell’associazionismo di promozione sociale ma utile più in generale anche per tutto il Terzo settore, basato su:

1) Il bilancio sociale: le modalità di accountability e rendicontazione nei confronti dei beneficiari e dell’intera comunità di riferimento;

2) Il valore sociale aggiunto, ossia l’insieme dei tratti distintivi che caratterizzano i soggetti dell’associazionismo di promozione sociale, e che consentono di generare nei territori effetti positivi rispetto alla coesione sociale e allo sviluppo relazionale ed economico del territorio;

3) L’impatto sociale: le ricadute, gli effetti attesi o inattesi nel lungo periodo di servizi, progetti e azioni svolte dai soggetti APS.

Gli enti del Terzo settore con ricavi/rendite/proventi o entrate superiori a cinquantamila euro devono in ogni caso pubblicare annualmente ed aggiornare nel proprio sito Internet, o nel sito Internet della rete associativa cui aderiscono, gli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati.


(1) Commissione europea, Approcci proposti per la misurazione dell’impatto sociale nella legislazione della Commissione europea e nelle pratiche relativamente a: FEIS e EaSI Sottogruppo GECES sulla misurazione dell’impatto 2014, 2015
(2) Sul punto: Zamagni ed altri, Valutare l'impatto sociale. La questione della misurazione nelle imprese sociali, in Impresa sociale 8/2016; Centro Studi Lang sulla Filantropia Strategica, Theory of Change e Valutazione dell’Impatto Sociale per una Filantropia Strategica: metodi e


Fonte: Servizio Studi del Senato
News del: 11/08/2017


«« Torna Indietro