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Mansioni e qualifica definite nel contratto - Cassazione Lavoro n. 17321/2013

La Cassazione civile, sez. lav., 15 luglio 2013, n. 17321 ha stabilito che per accertare le mansioni effettivamente esercitate dal lavoratore e la qualifica   che gli spetta per le medesime , l'indagine deve rivolgersi alle pattuizioni private, individuali o collettive, sussistenti al riguardo, quali tipici atti di autonomia negoziale cui l'ordinamento, limitandosi alla distinzione fra le tre categorie fondamentali (dirigenti, impiegati e operai), rimette l'indicazione dei criteri per la assegnazione dei lavoratori all'una o all'altra di tali categorie e, nell'ambito di ciascuna di esse, alle varie qualifiche.
Ne consegue che la funzione del giudice del merito nell'interpretazione di quegli atti secondo i criteri di cui all'art. 1362 segg. c. c. e nella comparazione delle relative previsioni con le concrete situazioni implica apprezzamenti di fatto incensurabili in sede di legittimità, ove sorretti da adeguata motivazione ed esenti da vizi logici o giuridici.
 
 
 

Fonte: Fisco e Tasse
News del: 17/07/2013


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