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Adempimento collaborativo: siglati i primi accordi di cooperative compliance

La cooperative compliance, il programma di collaborazione fiscale per le grandi imprese, ha preso il via con l'ammissione della Ferrero Spa al progett. Di seguito il testo del comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate del 05 gennaio 2017:

"La cooperative compliance prende ufficialmente avvio con l’emissione dei primi provvedimenti di ammissione. La tessera n. 1 è stata infatti consegnata alla Ferrero Spa e ad altre società del gruppo le cui generalità verranno rese note attraverso l’inserimento dei contribuenti nell’elenco pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta del primo tassello d’un progetto più ampio che interesserà altri attori di rilievo nel panorama economico italiano e che mira ad assicurare certezza nell’applicazione del diritto, in particolare in materia fiscale. Con l’effettiva entrata a regime della cooperative compliance, il nostro sistema tributario compie un deciso passo avanti allineandosi agli orientamenti oramai prevalenti a livello internazionale. La gestione delle attività relative al nuovo regime di adempimento collaborativo, nella prima fase di applicazione, è affidata all’ufficio cooperative compliance, istituito all’interno della Direzione Centrale Accertamento. Sono attualmente al vaglio dell’Agenzia delle Entrate ulteriori istanze di ammissione presentate da primari gruppi multinazionali.

Cos’è il regime di adempimento collaborativo, ovvero, la Cooperative compliance - L’istituto dell’adempimento collaborativo si pone l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra Amministrazione e contribuente che miri ad aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Tale scopo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali.
In fase di prima applicazione l’istituto prevede l’accesso volontario riservato ai soggetti residenti e non residenti con volume d’affari o ricavi non inferiore a dieci miliardi di euro o a un miliardo di euro se hanno presentato istanza di adesione al “Progetto Pilota”, avviato dall’Agenzia nel 2013. Tali limiti dimensionali non si applicano alle imprese che intendono dare esecuzione alla risposta dell’Agenzia delle Entrate, fornita a seguito di istanza di interpello sui nuovi investimenti. Soddisfatti i requisiti soggettivi, i contribuenti che intendono aderire al regime devono comunque dimostrare di essere in possesso di un efficace sistema di controllo del rischio fiscale inserito nel contesto del sistema di governo aziendale e di controllo interno.

La cooperative compliance, step by step. I provvedimenti di ammissione delle società del gruppo Ferrero, a firma del Direttore Centrale Accertamento, sono stati portati a conoscenza dei contribuenti negli ultimi giorni del mese di dicembre a conclusione del procedimento di verifica dei requisiti di ammissibilità per l’accesso al regime previsti dalla norma. Nel corso del procedimento di ammissione è stata riscontrata la coerenza del sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale del gruppo con i “requisiti essenziali” del Tax Control Framework previsti dalla legge, dal Provvedimento delle Entrate del 14 aprile scorso e dai documenti OCSE pubblicati in materia."


Fonte: Agenzia delle Entrate
News del: 09/01/2017


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