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Liti pendenti: le indicazioni dell’Ifel ai Comuni

La legge di conversione del D.L. 50/2017 ha esteso la possibilità di aderire alla definizione delle liti pendenti ai contenziosi con controparte gli enti territoriali a condizione che vi aderiscano con una delibera entro il 31 agosto 2017.
L’IFEL con una nota di approfondimento del 28 giugno detta le modalità di applicazione ai tributi locali della definizione agevolata delle liti pendenti in ogni grado di giudizio e fornisce ai Comuni uno schema di deliberazione e di regolamento.
L’IFEL nella bozza di regolamento richiama l’opportunità di  disciplinare le procedure di dettaglio, anche al fine di rendere più chiaro il procedimento ed agevolare l’adesione da parte di tutti i debitori;
La definizione agevolata rappresenta un’opportunità sia per il Comune, in quanto consente di ridurre il contenzioso in essere, sia per il debitore, considerata la possibilità di ottenere anche una riduzione significativa del debito grazie all’esclusione delle sanzioni e degli interessi maturati dal sessantesimo giorno successivo alla notifica dell’atto di accertamento, oltre che delle spese di lite liquidate nelle sentenze non definitive.

Oggetto della definizione agevolata sono le controversie pendenti, in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in cassazione e anche a seguito di rinvio, il cui ricorso introduttivo sia stato notificato entro la data del 24 aprile 2017 al Comune impositore.
I contenziosi che potranno essere definiti riguardano tra l’altro l’ICI, l’IMU, la TASI,la TARES e la TARI, l’imposta di pubblicità ed il diritto sulle pubbliche affissioni.

Allegata nota di approfondimento IFEL


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 12/07/2017


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