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Proventi social lending 2017 ancora in dichiarazione

Ultimo anno di tassazione con aliquote progressive per i proventi derivanti da prestiti erogati per il tramite di piattaforme Peer to Peer Lending gestite da società iscritte all'albo degli intermediari finanziari o da istituti di pagamento.

La legge di bilancio 2018, con la modifica dell’art. 44 Tuir ha infatti previsto che tali proventi, che costituiscono redditi di capitale, siano tassati, con effetto dal 1° gennaio 2018, con una ritenuta alla fonte a titolo d’imposta nella misura del 26%, direttamente applicata dai gestori delle piattaforme.

Segnaliamo tuttavia, che rimane un dubbio interpretativo in merito all'aliquota della ritenuta da applicare: il comma 44 della Legge bilancio per il 2018 sottopone questi interessi all'aliquota prevista dal 1° comma dell'art. 26 del DPR 600/1973 che è, paradossalmente, una norma che si sono dimenticati di aggiornare quando nel 2012, l'aliquota sugli interessi da tutoli diversi da quelli di Stato è stata portata al 26%.
Si potrebbe quindi pensare che la norma successiva col 26% prevalga su quella anteriore del 20%, ma siccome poi il comma 44° della Legge di Bilancio 2018 non avrebbe senso (perché escluderebbe una tipologia di interessi dall'aliquota normale del 26% per sottoporli ad un'altra norma con la stessa aliquota) ecco quindi che l'unico modo di dare senso compiuto a quel comma 44, è di considerare sempre valido il testo del 1° comma dell'art. 26 del DPR 600/1973 con l'aliquota più bassa del 20%.

Gli interessi percepiti nel 2017 dovranno pertanto essere ancora indicati:

  • nella dichiarazione dei redditi 2018 nel quadro RL -  rigo RL2 codice 1, dedicato ai redditi di capitale, percepiti nel 2017 al lordo delle eventuali ritenute a titolo di acconto.
  • nel modello 730/2018 nel quadro D prima Sezione

Nella dichiarazione dei redditi 2019 per il 2018 tale indicazione non sarà piu’ necessaria in quanto tali interessi sconteranno la ritenuta a titolo di imposta.

Per “social lending” (dall’inglese “to lend”, prestare), noto anche come peer-to-peer lending, abbreviato in P2P lending e tradotto in italiano come prestito tra privati, si definisce un prestito personale erogato da privati ad altri privati tramite piattaforme on line di crowdfunding.

In Italia operano diverse piattaforme autorizzate tra le quali le piu’ note Prestiamoci e Smartika .

La modifica intervenuta con la legge di stabilità 2018 riguarda la lettera d-bis dell’art. 44 del Tuir che con effetto dal 1° gennaio 2018 prevede che:

Sono redditi di capitale:
………
d-bis) i proventi derivanti da prestiti erogati per il tramite di piattaforme di prestiti per soggetti finanziatori non professionali (piattaforme di Peer to Peer Lending) gestite da società iscritte all'albo degli intermediari finanziari di cui all'articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, o da istituti di pagamento rientranti nell'ambito di applicazione dell'articolo 114 del medesimo testo unico di cui al decreto legislativo n. 385 del 1993, autorizzati dalla Banca d'Italia;


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 02/05/2018


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