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Punteggio ISA insufficiente: quali conseguenze?

In caso di punteggio ISA particolarmente basso inferiore a 6, quali saranno le conseguenze per il contribuente? Si innescherà automaticamente una procedura di verifica? Oppure il punteggio per innescare una verifica deve essere corroborato da altri elementi? Come vengono considerati i contribuenti che presentano un punteggio compreso fra 6 e 7,99? Sono queste le prime e le più insistenti domande a cui ha risposto l'Agenzia delle Entrate nella Circolare 20 del 9 settembre 2019.

In generale, l’articolo 9-bis del DL 50/2017  prevede che “l’Agenzia delle entrate e il Corpo della guardia di finanza, nel definire specifiche strategie di controllo basate su analisi del rischio di evasione fiscale, tengono conto del livello di affidabilità fiscale dei contribuenti derivante

  • dall’applicazione degli indici,
  • delle informazioni presenti nell'apposita sezione dell'anagrafe tributaria.

Quindi l’Agenzia delle entrate tiene conto di un livello di affidabilità minore o uguale a 6  ma l'attribuzione di un punteggio compreso tra 6 e 7,99 non comporta, di per sé (ossia sulla base degli elementi di rischio “insiti” nella valutazione di affidabilità fiscale operata dall’ISA), l’attivazione di attività di controllo.

Inoltre, anche il sottosegretario all'economia Beretta, in risposta all'interrogazione parlamento del 25 settembre 2019 ha chiarito che è escluso ogni automatismo nell'accertamento, dovuto al risultato conseguito dal contribuente come effetto della soggezione agli ISA in quanto l'attribuzione di un determinato punteggio non comporta, di per sé (ossia sulla base degli elementi di rischio "insiti" nella valutazione di affidabilità fiscale operata dall'ISA), l'attivazione di attività di controllo.

In ogni caso è possibile fornire elementi esplicativi compilando le apposite «note aggiuntive» presenti nel software di compilazione. Le informazioni comunicate attraverso le note aggiuntive rappresentano, infatti, per l'Agenzia delle entrate un prezioso bagaglio informativo che consente agli uffici di disporre di elementi utili a indirizzare la propria attività di analisi, come chiarito dalla circolare 17/E/2019, solo sulle posizioni più a rischio per la successiva fase dei controlli  tralasciando, viceversa, quelle di coloro che, pur avendo ottenuto livelli minimi di affidabilità, hanno evidenziato idonei elementi giustificativi.

Quindi le note aggiuntive ovviamente non migliorano un punteggio ISA insufficiente ma almeno, nelle intenzione del legislatore, sembrano tutelare un minimo il contribuente. 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 26/09/2019


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