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Avvisi di irregolarità 770/2017 emessi dall'Agenzia delle Entrate

Una delle interrogazioni parlamentari alla Camera di giovedì 25 luglio 2019, riguardava gli avvisi di irregolarità relativi al modello 770 del 2017 emessi dall'Agenzia delle Entrate. 

In particolare, gli Onorevoli hanno sottoposto all'attenzione del Governo una problematica riferita dall'Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro, secondo cui l'Agenzia delle entrate starebbe inviando avvisi di irregolarità relativi al modello 770/2017 fondati su una apparente incongruenza tra la certificazione unica e il modello 770/2017. Le differenze evidenziate negli avvisi di irregolarità deriverebbero però da un errore di alcuni software di compilazione che hanno riportato l'ammontare del bonus al netto delle compensazioni. Tale errore si sarebbe generato «a causa di un disallineamento tra le istruzioni per la compilazione dei due modelli e la rimozione temporanea del controllo bloccante sui software di compilazione automatica». Per poter chiarire la difformità dei dati, molti professionisti hanno utilizzato i servizi di assistenza dell'Agenzia delle entrate, riscontrando un comportamento difforme sul territorio da parte dell'Amministrazione finanziaria.


L'Agenzia delle Entrate, ha ricordato che in sede di approvazione del modello 770/2017 e delle specifiche tecniche per la relativa trasmissione telematica era stato attivato un controllo consistente nella ricerca dell'identità tra

  • l'importo del credito relativo al bonus Irpef recuperato dal sostituto d'imposta ai percipienti (SX47, colonna 3) 
  • e il corrispondente importo indicato a titolo di riversamento all'Erario (nei diversi righi del quadro ST).

Tale controllo era stato attivato in coerenza con l'obbligo di compensare «esternamente» nel modello di pagamento F24 i crediti e i debiti relativi al rapporto di sostituzione con i dipendenti.

Successivamente, alcune case di software hanno riscontrato difficoltà nel trasmettere le dichiarazioni dei sostituti d'imposta, considerato che questi ultimi, nel periodo d'imposta di riferimento, avevano già indicato nei modelli di pagamento F24 i debiti relativi al bonus Irpef al netto dei crediti afferenti al medesimo bonus Irpef. Al fine di accogliere le istanze pervenute dagli operatori del settore, è stato, pertanto, rimosso, in data 8 giugno 2017, in tempo utile per la trasmissione delle dichiarazioni in argomento (da effettuarsi entro il 31 ottobre successivo) il predetto controllo di tipo bloccante. In altri termini, la rimozione del blocco ha, di fatto, agevolato i sostituti che non avevano compensato «esternamente» il bonus Irpef e non costituisce la causa dell'invio degli avvisi di irregolarità di cui trattasi.

Tali avvisi derivano, invece, dall'esposizione del bonus Irpef recuperato ai percipienti nel rigo SX47, colonna 3, del modello 770, per un importo inferiore a quello riportato nelle certificazioni uniche rilasciate ai medesimi percipienti.
Relativamente alle lamentele circa il comportamento disomogeneo tenuto nel prestare assistenza ai sostituti, l'Agenzia delle entrate ha riferito che, in data 28 giugno, sono state fornite a tutte le strutture dell'Agenzia che prestano assistenza ai contribuenti le istruzioni operative sulle modalità d'intervento, raccomandando alle stesse di astenersi dal chiedere l'esibizione o la trasmissione di documenti i cui elementi siano direttamente rinvenibili dalle banche dati e dagli applicativi in loro uso

 


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 30/07/2019


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