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Resilienza: il Consiglio dei Ministri approva il PNRR piano nazionale ripresa e resilienza

Il Consiglio dei Ministri ha approvando la proposta di PNRR Piano nazionale di ripresa e resilienza per dare attuazione nel nostro Paese, al programma Next Generation EU, varato dall’Unione europea per integrare il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 alla luce delle conseguenze economiche e sociali della pandemia da COVID-19.

La proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà inviata alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica al fine di acquisirne le valutazioni.

Ricordiamo che il bilancio a lungo termine dell'UE, unito all'iniziativa NextGenerationEU, uno strumento temporaneo pensato per stimolare la ripresa, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato dall'Unione Europea. Per ricostruire l'Europa dopo la pandemia di COVID-19 verrà stanziato un totale di 1.800 miliardi di euro.  L'obiettivo è una Europa più ecologica, digitale e resiliente. 

Secondo quanto riportato nel Comunicato stampa n 89 del Consiglio dei Ministri l’azione di rilancio dell'Italia delineata dal Piano è guidata da obiettivi di policy e interventi connessi ai tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione,transizione ecologica, inclusione sociale.

Il Piano consente di affrontare le trasformazioni imposte dalla duplice transizione, ecologica e digitale, una sfida che richiede una forte collaborazione fra pubblico e privato. 

Il Piano si articola in sei missioni, che rappresentano “aree tematiche” strutturali di intervento:

  1. digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  2. rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. istruzione e ricerca;
  5. inclusione e coesione;
  6. salute.

Si mira inoltre:

  • al rafforzamento del ruolo della donna
  • al contrasto alle discriminazioni di genere, 
  • all’accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, 
  • al riequilibrio territoriale e allo sviluppo del Mezzogiorno. 

Nell’insieme, le missioni raggruppano sedici componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo, che a loro volta si articolano in 47 linee di intervento per progetti omogenei e coerenti.

Le risorse complessivamente allocate nelle sei missioni del PNRR italiano sono pari a circa 210 miliardi di euro così ripartite:

  • 144,2 miliardi finanziano “nuovi progetti” 
  • 65,7 miliardi sono destinati a “progetti in essere”

Il Governo intende massimizzare le risorse destinate agli investimenti pubblici, la cui quota supera il 70%. 

Gli incentivi a investimenti privati sono pari a circa il 21%. 

I singoli progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro. 

A tali criteri è stata orientata anche l’individuazione e la definizione sia dei “progetti in essere” che dei “nuovi progetti”. Per ogni missione sono indicate, inoltre, le riforme necessarie a realizzarla nel modo più efficace.

Il Comunicato stampa specifica che il primo 70% delle sovvenzioni verrà impegnato entro la fine del 2022 e speso entro la fine del 2023. Il piano prevede inoltre che il restante 30% delle sovvenzioni sarà speso tra il 2023 e il 2025.


Fonte: Fisco e Tasse
News del: 14/01/2021


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