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Rinegoziazione mutui ipotecari 2023: da tasso variabile a tasso fisso entro il 31.12.2023

Annunciati ulteriori aumenti dei tassi dalla Banca Centrale Europea, una delle conseguenze prevedibili è il rialzo degli interessi dei mutui a tasso variabile e ad effetto domino verranno colpite le fasce di popolazione più disagiate. A calmierare tali conseguenze interviene il comma 322 della  Legge di Bilancio 2023 pubblicata in GU n. 303 del 29 dicembre (Legge n.197/2022), la quale stabilisce le condizioni per rinegoziare i mutui ipotecari per tutta la durata del contratto, concedendo di fatto l’applicazione del tasso fisso in luogo del tasso variabile.

In particolare, richiamando le disposizioni originariamente previste dal decreto-legge 70/2011, i mutuatari beneficiari di questa agevolazione sono coloro che per l’acquisto o la ristrutturazione della propria abitazione, hanno acceso mutui ipotecari con le seguenti caratteristiche:

  • stipula o accollo prima dell’entrata in vigore del provvedimento in esame, 01.01.2023;
  • importo originario non superiore a 200 mila euro;
  • tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto.

Sono ulteriormente specificati i seguenti requisiti soggettivi:

  • ISEE, al momento della richiesta di rinegoziazione, non superiore a 35 mila euro;
  • non avere avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo, salvo diverso accordo tra le parti.

Le condizioni di rinegoziazione consistono nell’applicazione del tasso annuo nominale fisso con limiti quantitativi prefissati. 

Più in dettaglio il nuovo tasso si calcola sommando allo spread originariamente previsto nel contratto di mutuo, il minore tra l'IRS (Interest Rate Swap) a 10 anni e l'IRS pari alla durata residua del mutuo.

Inoltre, si potrà concordare sia l’applicazione del nuovo tasso fisso per un periodo inferiore alla vita residua del finanziamento, sia un allungamento del piano di rimborso per massimo 5 anni sempre che, al momento della rinegoziazione, la durata residua del mutuo non superi i 25 anni.

Si rammenta che la procedura di rinegoziazione deve essere necessariamente richiesta entro il 31 dicembre 2023.


Fonte:
News del: 04/01/2023


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