Inizialmente esclusi, i contributi previdenziali versati per periodi di lavoro all'estero potrebbero essere rivalutati per l'APE sociale. L' importante novità è contenuta nel messaggio INPS n. 4170 del 24.10.2017 con oggetto "Valutazione della contribuzione estera ai fini del requisito contributivo necessario per accedere all’indennità di Ape sociale delle domande presentate dal 16 luglio al 30 novembre 2017".
L'istituto previdenziale ricorda che nella circolare n. 100 del 2017 per l’accesso all’Ape sociale era stato stato specificato che “Il requisito contributivo non poteva essere perfezionato totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi UE, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia”.
Dato però, che dalla prima fase di applicazione della norma è emerso che la platea dei destinatari sarà presumibilmente inferiore rispetto a quella prevista e, conseguentemente, ai fondi stanziati, il messaggio annuncia che: "Al fine di favorire, in questa seconda fase di monitoraggio che terminerà il 30 novembre 2017, l’ingresso di potenziali beneficiari con contribuzione estera che sono stati inizialmente esclusi per difetto del requisito contributivo, è possibile su concorde parere del Ministero del lavoro e delle politiche sociali consentire il perfezionamento del requisito contributivo minimo per l’accesso all’Ape sociale totalizzando i periodi assicurativi italiani con quelli esteri, maturati in Paesi UE, Svizzera, SEE o extracomunitari convenzionati con l’Italia."
Via libera quindi alle domande da parte di lavoratori inizialmente esclusi , mentre le richieste già inviate a partire dal 16 luglio 2017 saranno rivalutate. Si ricorda che il termine ultimo per le domande è fissato al 30 novembre 2017.
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