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Assunzioni: piu di 100mila contratti nel primo bimestre 23

Nella nota congiunta del Ministero del lavoro,  Banca d'Italia e l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) sono riassunti i dati recenti sull'occupazione in Italia, che pur essendo provvisori e soggetti a revisione annunciano novità positive per il mercato .

La nota commenta in particolare due fonti informative complete ovvero :

  • le Comunicazioni Obbligatorie dei datori di lavoro e 
  •  le DID, Dichiarazioni di Immediata Disponibilità al lavoro rese ai centri per l'impiego dai disoccupati

ATTENZIONE: La prima base dati è aggiornata al 28 febbraio 2023, la seconda al 31 dicembre 2022 (i dati sono provvisori e soggetti a revisione).

 Dal Rapporto emerge  che nei primi due mesi del 2023 sono stati creati oltre 100mila posti di lavoro nel settore privato esclusa l'agricoltura, dopo un ultimo trimestre 2022 con il segno negativo. 

Aspetto particolarmente interessante è il fatto che si tratta di assunzioni con contratti a tempo indeterminato mentre solitamente gli aumenti riguardano i contratti a termine.

Incomprensibilmente calano i contratti di apprendistato (forma di assunzione piu conveniente per il personale giovanedi 8mila unità .

E' soprattutto il settore dei servizi a trainare l’occupazione, ma anche la manifattura riprende ad  aumentare

In particolare.

  1. nel turismo si sono osservati 22.000 nuovi posti di lavoro, pari a un quinto del totale mentre
  2. nell'industria in senso stretto, dopo il rallentamento  della scorsa estate, è emersa una maggiore richiesta anche per  la ripresa della piena attività dei  settori  delle aziende energivore che. dopo le difficoltà del 2022 beneficiano ora del calo dei prezzi dell’energia. 
  3. Il settore edile resta sostanzialmente  stabile.

Da segnalare ancora  due aspetti particolarmente positivi ovvero 

  1. la riduzione del divario di genere
  2. una leggera ripresa del mercato del lavoro nel Mezzogiorno.

Infatti: dopo la frenata degli ultimi mesi del 2022, l’occupazione femminile è tornata a salire in  gennaio e febbraio .

Va ricordato che nel 2020 i posti di lavoro perduti sono stati in gran parte quelli femminili. Dalla metà del 2021 l’occupazione femminile è invece cresciuta più velocemente, raggiungendo livelli storicamente elevati  e nell’ultimo

anno e mezzo le donne hanno contribuito per quasi il 40 per cento alla creazione di posti di lavoro, un valore superiore di 2,5 punti percentuali rispetto al biennio 2018-19.

Occupazione e aree geografiche

La crescita della domanda  come di consueto è stata  più marcata nelle regioni  centro‑settentrionali, dove nei primi due mesi del 2023 si è concentrato oltre l’80 per cento dei  nuovi posti di lavoro. 

Nelle regioni meridionali  si è comunque registrata una dinamica occupazionale in lieve espansione (circa 40 mila unità in più a gennaio-febbraio 2023)


Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
News del: 27/03/2023


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