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La Manovra bis di Ferragosto 2011: presentati i primi emendamenti del Governo



Le novità fiscali del pacchetto di emendamenti alla Manovra bis di Ferragosto 2011 - •carcere ai maxi-evasori •online le dichiarazioni dei redditi•reati fiscali più facili •stretta sulle società di comodo •minori sgravi alle cooperative•premi alle PMI senza contanti•i conti bancari in dichiarazione•eliminazione del contributo di solidarietà per i privati•salve le province, ma non i consiglieri•risorse agli enti locali


Dopo giorni di discussioni e “impasse” in Commissione Bilancio del Senato della Manovra di Ferragosto 2011, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha presentato in data 1° settembre 2011 il nuovo pacchetto di emendamenti al D.L. n. 138/2011. Le nuove misure dovrebbero compensare il mancato gettito di 3,8 miliardi di euro del contributo di solidarietà, come ha spiegato lo stesso Ministro.

Sono molteplici le novità introdotte con il nuovo pacchetto di emendamenti alla Manovra di Ferragosto 2011; in particolare:

  • carcere ai maxi-evasori: chi sarà condannato per aver evaso imposte per oltre tre milioni di euro andrà in carcere senza poter beneficiare della sospensione condizionale della pena prevista dal codice penale;
  • online le dichiarazioni dei redditi: potranno essere pubblicati online, sui siti dei Comuni, i redditi di “categorie di contribuenti o di redditi”;
  • reati fiscali più facili: previsto l’abbassamento delle soglie oltre le quali scattano le pene per i reati fiscali; i termini di prescrizione per i reati fiscali vengono elevati di un terzo, mentre il patteggiamento è ammesso solo se prima dell’apertura del procedimento di primo grado il contribuente salda il suo debito;
  • stretta sulle società di comodo: a partire dal 2012 aumenta al 38% l’aliquota IRES dovuta dalle società di comodo; nel regime delle società non operative entrano anche le società che dichiarano perdite fiscali per 3 anni consecutivi oppure 2 anni in perdita e uno con reddito inferiore alle soglie degli enti non operativi;
  • minori sgravi alle cooperative: aumenta del 10% la base imponibile dell’utile delle società cooperative a mutualità prevalente;
  • premi alle PMI senza contanti: sanzioni dimezzate per imprese e professionisti con ricavi e compensi non superiori ai 5 milioni di euro, in caso di violazione delle dichiarazioni Irpef e IVA, se utilizzano strumenti di pagamento tracciabili;
  • i conti bancari in dichiarazione: obbligo di segnalare in dichiarazione dei redditi le banche e gli operatori finanziari presso cui si effettuano le operazioni; queste informazioni, poi, potranno essere utilizzate dall’Agenzia delle Entrate per l’elaborazione di specifiche liste di contribuenti da sottoporre a controllo;
  • eliminazione del contributo di solidarietà per i privati: scompare il contributo di solidarietà del 5% per i redditi sopra i 90.000 euro e del 10% per i redditi oltre i 150.000;
  • salve le province, ma non i consiglieri: cancellata la norma che aboliva le province più piccole, ma è confermato il dimezzamento dei consiglieri provinciali;
  • risorse agli enti locali: le risorse derivanti dalla Robin Tax andranno totalmente a ridurre i tagli agli enti locali e non ai ministeri.