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Bonus ricerca e sviluppo: via libera per i contratti di somministrazione lavoro



Le spese sostenute per i contratti di somministrazione lavoro relativi a personale altamente qualificato rientrano in quelle che danno diritto al credito d'imposta per ricerca e sviluppo


Con Risoluzione del 19 luglio 2016 n. 55/E, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che i costi sostenuti per il personale altamente qualificato impiegato con contratto di somministrazione di lavoro, rientrano tra quelli che danno diritto all’agevolazione introdotta dal Dl n. 145/2013 (che ha istituito un credito d’imposta per le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo), in quanto sostanzialmente equiparate a quelle per il personale dipendente.

La disciplina del contratto di somministrazione, contenuta nel Dlgs n. 81/2015, prevede che per tutta la durata del rapporto contrattuale i lavoratori svolgano la loro attività alle dipendenze dell’agenzia di somministrazione, ma nell’interesse e sotto la direzione ed il controllo dell’impresa utilizzatrice. Le Entrate specificano che, da un punto di vista sostanziale, il “rapporto di lavoro” instaurato tra l’utilizzatore e il lavoratore ha caratteristiche analoghe a quello che si instaura tra datore di lavoro e lavoratore. Di conseguenza i costi sostenuti dal datore di lavoro, ad eccezione delle spese relative al contratto commerciale stipulato con il somministratore, rientrano tra quelli per personale altamente qualificato ammessi al beneficio.

A tutte le imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 25 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. Le spese devono essere sostenute a partire dall’anno d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. La misura dell’agevolazione è del 50 per cento per le spese relative al personale altamente qualificato e per quelle relative a contratti di ricerca c.d. “extra muros” (contratti con Università, enti di ricerca e altre imprese, comprese le start-up innovative).


Fonte: Agenzia delle Entrate