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Decreto Ristori BIS: ecco il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale



Ecco il testo Decreto Ristori BIS - DL del 9 novembre 2020 n. 149 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 09.11.2020 n. 279 per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19


Pronto il testo del Decreto Ristori BIS (Decreto legge del 9 novembre 2020 n. 149) pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 09.11.2020 n. 279, con relativi Allegati 1 - 2 - 3, contenente ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese e giustizia, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, che stanzia ulteriori risorse, quantificate complessivamente in circa 2.569 milioni per il 2020 e 1.007 nel 2021, destinate al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle ultime misure restrittive disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonché con ulteriori misure connesse all’emergenza in corso.

Tra le novità delle misure introdotte ne segnaliamo alcune:

Contributi a fondo perduto

È stato previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal Dl Ristori n. 137/2020

Per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50%, ovvero per gli operatori dei settori economici individuati dai codici ATECO:

  • 561030 - gelaterie e pasticcerie, 
  • 561041 - gelaterie e pasticcerie ambulanti, 
  • 563000 - bar e altri esercizi simili senza cucina 
  • e 551000 - Alberghi con domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con le ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi degli articoli 2 e 3 del dpcm del 3 novembre 2020.

Contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari

È prevista la costituzione di un fondo per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari. Ovvero il contributo a fondo perduto di cui sopra viene riconosciuto nell’anno 2021 agli operatori con sede operativa nei centri commerciali e agli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande, interessati dalle nuove misure restrittive del dpcm del 3 novembre 2020, nel limite di spesa di 280 milioni di euro. Il contributo viene erogato dall’Agenzia delle entrate previa presentazione di istanza secondo le modalità disciplinate dal provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

Credito d’imposta sugli affitti commerciali

Per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto (Allegato 2) e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (zona rossa) individuate ai sensi dell’ultimo DPCM, nonché alle imprese che svolgono le attività di cui ai codici ATECO 79.1, 79.11 e 79.12, viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori, prevedendo un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Sospensione dei versamenti

Per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.

Cancellazione della seconda rata dell’IMU

È prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dall’ultimo DPCM, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

Sospensione dei contributi previdenziali

Per le attività limitate  dal decreto-legge Ristori e per quelle ricomprese nelle zone rosse  vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre. 

Rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa

Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap.

Bonus baby sitter e congedo straordinario

Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50 % della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

Sostegno al terzo settore

Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.

Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura

È prevista la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.

Potenziamento del sistema sanitario

Viene previsto l’arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell’INAIL.

Trasporto pubblico locale

La dotazione del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di 300 milioni di euro per il 2021, 100 dei quali possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.


Fonte: Governo Italiano