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Quarto Conto Energia: impianti solari fotovoltaici e sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica



Il Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo economico il 6 maggio 2011 hanno firmato, nel corso del Consiglio dei Ministri, il Quarto Conto Energia, il decreto che “stabilisce i nuovi criteri per incentivare la produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici e lo sviluppo di tecnologie innovative per la conversione fotovoltaica”.


Il provvedimento effettua tagli consistenti rispetto al precedente sistema di incentivi (circa del 30%) e rappresenta il quadro normativo di riferimento per lo sviluppo futuro del mercato nazionale delle energie rinnovabili.
Il decreto si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016.
I punti principali contenuti nel decreto sono i seguenti:
- Ferme restando le disposizioni transitorie che definiscono per gli anni 2011 e 2012 l’accesso agli incentivi da parte dei produttori, si stabilisce un regime (in vigore a partire dal 2013), caratterizzato da un décalage progressivo di riduzione delle tariffe in funzione dei costi indicativi e della potenza installata.
- È stabilito che, per poter richiedere gli incentivi nel 2011 e 2012 a decorrere dal 31 agosto 2011, i grandi impianti debbano essere iscritti nel registro del Gse (che fissa una graduatoria fra i richiedenti)
- Sono previsti indennizzi per i richiedenti in caso di ritardi sull’allacciamento degli impianti alla rete nazionale che impediscono di godere degli incentivi più elevati.
- Vengono stabiliti i criteri di certificazione e procedurali e indicati i requisiti per beneficiare delle tariffe incentivanti
- Vengono attribuiti premi aggiuntivi per i piccoli impianti che rispettino determinati requisiti, per quelli che sono ubicati in determinate aree del territorio per gli impianti in piccoli comuni, per quelli che sostituiscono coperture in eternit o contenenti amianto, per quelli che utilizzano componentistica di produzione europea. (dott.ssa Stefania Schipani)

Fonte: Ministero delle Imprese e del Made in Italy