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Resto al Sud: i nuovi incentivi per i giovani del Mezzogiorno



Ecco il testo del Decreto attuativo sulla misura agevolativa denominata "Resto al Sud" a sostegno dell'autoimprenditorialità giovanile under 36, con le indicazioni su come fruire degli incentivi


Sulla Gazzetta ufficiale del 05.12.2017 è stato pubblicato il decreto del 9 novembre 2017 n. 174 contenente il regolamento attuativo della misura Resto al Sud, la nuova agevolazione rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, per incoraggiare la costituzione di nuove imprese nelle Regioni meno sviluppate e in transizione, quali:

  • Abruzzo,
  • Basilicata,
  • Calabria,
  • Campania,
  • Molise,
  • Puglia,
  • Sardegna
  • e Sicilia.

Le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni che siano in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:

  • siano residenti nelle regioni di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 91/2017 (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni se residenti all'estero, dalla comunicazione del positivo esito dell'istruttoria di cui all'articolo 9 del presente decreto;
  • non risultino già titolari di attivita' di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 91/2017, o beneficiari, nell'ultimo triennio, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell'autoimprenditorialita'.

I soggetti di cui sopra possono presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purchè risultino gia' costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all'estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell'istruttoria, nelle seguenti forme giuridiche:
a) impresa individuale;
b) societa', ivi incluse le societa' cooperative.

CHE COSA SI PUO' FARE

  • Avviare attività di produzione di beni e servizi.
  • Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e il commercio.

Sono ammissibili le spese per ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, per programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

Ciascun soggetto richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 50.000 euro.
Nel caso in cui l'istanza sia presentata da piu' soggetti richiedenti, già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l'importo massimo del finanziamento e' pari a 50.000 euro per ciascun soggetto richiedente fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro.
Per le attivita' imprenditoriali nel settore della pesca e dell'acquacoltura l'importo complessivo degli aiuti de minimis non puo' superare, per ciascuna impresa beneficiaria delle agevolazioni di cui al presente decreto, 30.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari, ai sensi del regolamento UE n. 717/2014.

Il presente regolamento, adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 15, del decreto-legge n. 91/2017, attua la misura incentivante «Resto al Sud», individua

  • i criteri di dettaglio per l'ammissibilità alla misura,
  • le modalità di attuazione della stessa,
  • le modalità di accreditamento dei soggetti,
  • le modalita' di corresponsione del contributo a fondo perduto e del contributo in conto interessi,
  • le modalita' di escussione della garanzia,
  • nonche' la misura della garanzia relativa al prestito nella misura del 65 per cento del finanziamento,
  • e le modalita' di controllo e monitoraggio della misura incentivante, prevedendo altresi' i casi di revoca e di recupero delle agevolazioni concesse.

Fonte: Gazzetta Ufficiale