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Nuovo Patent Box: il provvedimento con le regole per accedere all'agevolazione



Pronte le regole attuative del nuovo Patent Box: attività e spese agevolabili, documentazione idonea a evitare le sanzioni, modalità di esercizio delle opzioni di adesione


L'Agenzia delle Entrate con Provvedimento del 15.02.2022 n. 48243 ha pubblicato le regole attuative del rinnovato meccanismo premiale del Patent Box, introdotto dall’articolo 6 del Decreto Fisco Lavoro n .146/2021 collegato alla Legge di Bilancio 2022, in particolare definendo:

  • le attività e le spese agevolabili
  • la documentazione idonea a evitare le sanzioni in caso di recupero dell’agevolazione 
  • le modalità di esercizio dell'opzione di adesione al regime fiscale agevolato.

In breve sintesi, ricordiamo che l’articolo 6 suddetto, ha previsto la parziale detassazione dei redditi derivanti da alcune tipologie di beni immateriali giuridicamente tutelabili, con un’agevolazione che maggiora del 110% i costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a tali beni, consentendone così una più ampia deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap. 

Come per il previgente patent box, la nuova disciplina è rivolta ai titolari di reddito d’impresa a condizione che svolgano le seguenti attività rilevanti:

  • attività classificabili come ricerca industriale e sviluppo sperimentale ai sensi dell’articolo 2 del decreto MISE del 26 maggio 2020;
  • attività classificabili come innovazione tecnologica ai sensi dell’articolo 3 del decreto MISE; 
  • attività classificabili come design e ideazione estetica ai sensi dell’articolo 4 del decreto MISE; 
  • attività di tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

Sono ricomprese tra le attività rilevanti anche quelle svolte dall’investitore mediante contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, nonché con società diverse da quelle che, direttamente o indirettamente, controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa. 

L’esercizio dell'opzione consente quindi di maggiorare in misura pari al 110% le spese sostenute dall’investitore nello svolgimento delle attività rilevanti relative ai seguenti beni immateriali utilizzati, direttamente o indirettamente, nello svolgimento dell’attività di impresa:

  1. software protetto da copyright; 
  2. brevetti industriali - ivi inclusi i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione - i brevetti per modello d’utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
  3. disegni e modelli giuridicamente tutelati;
  4. due o più beni immateriali tra quelli indicati nelle precedenti lettere da a) a c), collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

L’opzione nuovo regime agevolativo è comunicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta al quale si riferisce, ha durata quinquennale ed è irrevocabile e rinnovabile.


Fonte: Agenzia delle Entrate