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Editoria: come cambia la disciplina Iva



Chiarimenti sul trattamento Iva per le vendite di prodotti editoriali effettuate dal 1° gennaio 2014, a seguito delle novità introdotte dal Decreto legge n. 63 del 2013; Circolare dell'Agenzia delle Entrate del 24.07.2014 n. 23


Con Circolare del 24 luglio 2014 n. 23/E l'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito alle modifiche introdotte dal decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, che ha modificato l’articolo 74, primo comma, lettera c), del DPR 26 ottobre 1972, n. 633, che reca disposizioni particolari (“regime speciale” o “regime”) per il commercio, nel territorio dello Stato, di giornali quotidiani, di periodici, di libri, dei relativi supporti integrativi e di cataloghi.
 
Si tratta di un regime semplificato di imposizione e riscossione dell’Iva (c.d. monofase) che deroga alle ordinarie disposizioni contenute nei titoli I e II del DPR n. 633 del 1972, in considerazione della peculiarità del settore dell’editoria e delle difficoltà per i relativi operatori ad applicare le disposizioni ordinarie.
 
L’Iva è, infatti, determinata, in relazione al numero delle copie vendute ovvero in relazione al numero delle copie consegnate o spedite diminuito, di una certa percentuale, a titolo della forfettizzazione delle resa, ed è assolta dall’editore sulla base del prezzo di vendita al pubblico del prodotto editoriale, comprensiva dei valori aggiunti conseguiti da tutti i soggetti che intervengono in tutte le fasi di produzione e di distribuzione dei prodotti editoriali.
 
Le modifiche apportate al regime speciale Iva del settore dell'editoria, a decorrere dal 1° gennaio 2014, riguardano:
  • la definizione di “supporto integrativo” [art. 74, primo comma, lett. c), quarto periodo];
  • l’applicazione dell’aliquota Iva propria di ciascuno dei beni ceduti con riguardo ai prodotti editoriali ceduti unitamente a beni, diversi dai supporti integrativi, con prezzo indistinto ed in unica confezione [art. 74, primo comma, lett. c), quinto e sesto periodo];
  • l’applicazione dell’Iva nei modi ordinari se il costo del “bene”, diverso dal supporto integrativo, ceduto congiuntamente al prodotto editoriale supera il 50 per cento del prezzo di vendita dell’intera confezione;
  • l’abrogazione delle disposizioni per la commercializzazione di libri, giornali quotidiani e periodici, esclusi quelli pornografici congiuntamente a “beni”, diversi dai supporti integrativi, funzionalmente connessi.

Fonte: Agenzia delle Entrate