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Bando Brevetti+: via alle domande dal 29 ottobre

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la pubblicazione dei bandi 2024 rende operative le misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ finalizzate alla concessione delle agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale delle micro, piccole e medie imprese.

In favore dei tre interventi sono messi a disposizione complessivi 32 milioni di euro.

In merito alla misura Brevetti+, disciplinata con Decreto MIMIT del 6 agosto, è prevista la concessione di un’agevolazione a fondo perduto, ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis, del valore massimo di euro 140.000,00. 

Tale agevolazione non può essere superiore all’80% dei costi ammissibili. 

La percentuale di agevolazione può raggiungere l’85% dei costi ammissibili nel caso di imprese in possesso della certificazione della parità di genere.

Il suddetto limite è elevato al 100% per le imprese beneficiarie che al momento della presentazione della domanda risultavano contitolari, con un Ente Pubblico di ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS), della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato, ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali.

Leggi anche Bando Disegni+: domande dal 12 novembre

Fonte: Fisco e Tasse
Notizia del: 2024-10-11
Concordato preventivo biennale: De Nuccio incalza sulla proroga

De Nuccio incalza sulla richiesta di proroga a tre settimane dalla scadenza del termine del 31 ottobre per l'adesione al concordato preventivo biennale.

Il Consiglio nazionale dei commercialisti scrive direttamente ai vertici del MEF e dell’Agenzia delle Entrate per richiedere la proroga dell'imminente termine.

Con una lettera del 10 ottobre, inviata ieri a Ruffini e Leo, il Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ricorda ancora una volta le “numerosissime segnalazioni” con cui contribuenti e professionisti evidenziano “l’insufficienza del termine del 31 ottobre” per l’accettazione della proposta e la trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni, alle quali devono essere allegate dette accettazioni.

Già:

  • con una nota del 2 ottobre, il CNDCEC aveva chiesto una proroga del termine di adesione al Concordato Preventivo Biennale, ormai noto come CPB, in scadenza il prossimo 31 ottobre. Date le continue modifiche alla disciplina, peraltro apprezzate dai Commercialisti, si evidenziano i tempi ristretti entro cui esse sono state approvate, determinando la necessità di una proroga del termini di adesione al CPB.
  • in data 25 settembre, con un comunicato stampa, anche l'ANC Associazione Nazionale Commercialisti chiedeva ugualmente di far slittare il termine del 31 ottobre.

Vediamo nel dettaglio le motivazioni che hanno indotto tanto il CNDCEC quanto l'ANC a presentare la richiesta.

Leggi anche Concordato preventivo biennale forfettari: software e regole nel decreto MEF

Fonte: Fisco e Tasse
Notizia del: 2024-10-11
Fondo perduto superbonus indigenti 2024: domande entro il 31.10

Le Entrate pubblicano le regole per le domande per il fondo perduto superbonus indigenti con il provvedimento n 360503 del 18 settembre, le cui domanda scadono il 31 ottobre prossimo.

La misura è disciplianta dal Decreto 6 agosto del MEF, pubblicato in GU n 208 del 5 settembre, con la Definizione dei criteri e delle modalità per l’erogazione del contributo relativo alle spese sostenute nell’anno 2024 per gli interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici.

Di seguito tutte le regole.

Fonte: Fisco e Tasse
Notizia del: 2024-10-11
Imposta sostitutiva rivalutazione TFR: ultilizzo in F24 del credito da eccedenza

ll quadro ST del modello 770 si compone di quattro sezioni.
La prima sezione deve essere utilizzata per indicare i dati relativi alle ritenute alla fonte operate e per assistenza fiscale
effettuata, nonché per esporre tutti i versamenti relativi alle ritenute e imposte sostitutive sotto indicate:

  • ritenute operate e versate sugli emolumenti erogati nel 2023. Vanno indicate, altresì, le ritenute operate, ai sensi degli artt. 23 e 24 del D.P.R. n. 600 del 1973, sulle somme e valori corrisposti entro il 12 gennaio 2024, se riferiti al 2023 nonché le ritenute operate a seguito di conguaglio di fine anno effettuato nei primi due mesi del 2024
  • ritenute e effettuate a titolo di saldo e acconti IRPEF, di acconto su taluni redditi soggetti a tassazione separata a seguito di assistenza fiscale prestata nel 2023 nonché ai relativi versamenti;
  • imposte sostitutive effettuate a titolo di saldo e acconti sulla cedolare secca locazioni a seguito di assistenza fiscale prestata nel 2023 nonché ai relativi versamenti;
  • imposte sostitutive operate e versate entro il 16 dicembre 2023 relativamente all’acconto sulle rivalutazioni TFR, entro il 16 febbraio 2024 per il saldo.

In merito all'imposta sostitutiva, in data 9 ottobre le Entrate hanno pubblicato un chiarimento con FAQ in risposta a chi domandava, quali siano le modalità di utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito derivante dalle eccedenze di versamento dell’acconto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR (codici tributo 1712 e 119E). 

Si domandava anche se sia necessaria l’apposizione del visto di conformità sul modello 770 da cui emerge il credito, vediamo la replica ADE.

Fonte: Fisco e Tasse
Notizia del: 2024-10-11
Impugnazione dell'estratto di ruolo ancora piĆ¹ difficile

L’articolo 12 comma 4-bis del DPR 602/1973, come modificato dall’articolo 3-bis del DL 146/2021, prevede dei ben definiti limiti alla possibilità di impugnare l’estratto di ruolo da parte del contribuente.

L’estratto di ruolo non costituisce documento formale, ma è uno strumento attraverso il quale il contribuente viene a conoscenza dell’iscrizione di carichi a suo nome: quelli considerati non legittimi potrebbero essere impugnati davanti al giudice, portando appunto l’estratto di ruolo a dimostrazione dell’iscrizione del ruolo contestato.

Tale situazione fino a qualche anno fa era piuttosto comune, ma con la nuova versione del comma 4-bis dell’articolo 12 del DPR 602/1973 l’estratto di ruolo diviene impugnabile solo nei casi in cui il contribuente che agisce in giudizio possa dimostrare che dall’iscrizione a ruolo di un debito illegittimo a suo carico possa derivargli pregiudizio:

  • per la partecipazione a una procedura d’appalto;
  • per la riscossione di somme dovute dai soggetti pubblici;
  • per la perdita di un beneficio nei confronti della pubblica amministrazione.

Quindi il legislatore identifica tre specifiche situazioni in cui il contribuente può impugnare un debito iscritto a ruolo portando dinanzi al giudice il solo estratto di ruolo, sempre che da queste situazioni gli possa derivare un pregiudizio.

Tale norma, limitando i casi di contestazione, costituisce chiaramente una contrazione del diritto di difesa del contribuente, contrazione dichiarata legittima dalla Corte Costituzionale con le sentenze 190/2023 e 81/2024.

Fonte: Corte di Cassazione
Notizia del: 2024-10-11
Variazione catastale da superbonus: chi deve provvedere

Il Ministro Giorgetti, in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, nel presentare il PSB Piano strutturale di bilancio, ha anticipato la volontà del Governo relativamente agli aumenti di rendita catastale per gli immobili agevolati con superbonus.

In dettaglio, come specificato anche dal comunicato stampa del MEF, nel Piano Strutturale di Bilancio è previsto l’aggiornamento degli archivi catastali ma come ha sottolineato Giorgetti “non c’è un aumento, si tratta di andare a cercare le case fantasma e soprattutto, precisare una norma della scorsa legge di bilancio 

L'art. 1, comma 86 e 87, della Legge 30 dicembre 2023, n. 213) prevede che chi ha usufruito del Superbonus 110  è tenuto ad aggiornare i dati catastali.

Semplicemente, specifica Giorgetti, chi non ha già provveduto in base alla norma suddetta, a seguito di controlli, dovrà provvedere all'aggiornamento.

Invece, secondo le anticipazioni, ai proprietari di immobili fantasma saranno inviate lettere di compliance.

Qualora il contribuente sollecitato non provvederà all'adeguamento delle rendita, l'Agenzia si avvarrà di interventi in surroga attraverso le modalità di cui all'art 1 comma 277 della l. 244/2007 per aggiornare le rendite. 

Ma vediamo in generale, quando scatta l’obbligo di aggiornare la rendita secondo le norme già vigenti.

Leggi anche Legge di bilancio 2025: le anticipazioni

Fonte: Fisco e Tasse
Notizia del: 2024-10-11

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