Le nuove dimissioni telematiche obbligatorie sono in vigore dal 12 marzo scorso. Introdotte con il Jobs Act, si applicano a quasi tutti i lavoratori subordinati (v. sotto le eccezioni) del settore privato. I riferimenti normativi sono il Decreto legislativo n. 151/2015 e il DM 15.12.15. Sul sito del Ministero sono stati resi disponibili dal 10 marzo 2016 due video tutorial che illustrano praticamente i passaggi della procedura sia per il lavoratore (VIDEO TUTORIAL CITTADINO) che per l'eventuale intermediario incaricato dal lavoratore stesso (VIDEO TUTORIAL SOGGETTO ABILITATO).
Ricordiamo che questa sarà l'unica modalità valida per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro . Una delle finalità del nuovo sistema è di combattere il fenomeno delle "dimissioni in bianco" ossia le lettere fatte firmare già all'inizio del rapporto di lavoro che il datore di lavoro poteva completare con la data che gli era più comoda . Ora, la compilazione di un modulo online renderà impossibile questa pratica e va detto anche che la novità prosegue la digitalizzazione nei rapporti con la pubblica amministrazione, nel solco che caratterizza ormai quasi tutte le fasi della vita sociale.
La compilazione e invio del modulo telematico potranno avvenire direttamente da parte del lavoratore o con l'aiuto di soggetti intermediari abilitati, tipicamente i patronati e le organizzazioni sindacali .
La comunicazione conterrà tutte le informazioni sul lavoratore e sul rapporto di lavoro che viene interrotto e verrà inviata alla posta elettronica del datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente, attraverso il sistema informatico ministeriale SMV, che le dà data certa e la rende immodificabile. Da ricordare però che una volta inviata, la comunicazione puo essere revocata entro 7 giorni dal lavoratore, sempre attraverso il modulo online. Vediamo più in dettaglio la circolare e le FAQ ministeriali